Solidarietà personale e di amministratore al presidente della Commissione regionale antimafia, Lillo Speziale, dopo che due pentiti di mafia hanno rivelato che alla fine degli anni Novanta il clan Emmanuello voleva ucciderlo. Sono vicino all’onorevole Speziale, fare antimafia seria e non di facciata in una realtà difficile come quella gelese significa spesso mettere in gioco anche la propria vita. Quella rivelata dai pentiti è una notizia inquietante, che deve spingerci a tenere alta la guardia; una notizia che conferma, se mai ve ne fosse bisogno, l’impegno di Lillo Speziale nella lotta alla mafia.