ODopo anni di protervia del ministero nel non riconoscere i crediti dovuti nei confronti di 4 fratelli, congiunti di persona uccisa dalla mafia, siamo stati costretti a ricorrere al maxi pignoramento dei fondi statali. La vicenda è relativa all’ostruzionismo frapposto dal ministero nel non ottemperare a ben 4 sentenze definitive di condanna al risarcimento danni nei confronti dei malavitosi, nonché alla sentenza finale di condanna del ministero per il diniego di accesso al fondo vittime della mafia. Notificato l’atto di precetto ed attesi i già lunghi termini concessi alle amministrazioni per fare fronte ai propri debiti (mentre quando richiedono ai cittadini tasse, tributi e multe, sono molto ma molto veloci e solerti), stante il reiterato inadempimento, si è proceduto ad agire esecutivamente contro il ministero, debitore moroso, con il detto pignoramento di notevoli somme di denaro. I fondi pignorati erano destinati alla prefettura di ragusa. Ora se ne chiederà al giudice dell’esecuzione di Catania l’assegnazione diretta in favore degli aventi diritto, con ulteriori danni erariali per le amministrazioni inadempienti (quindi indirettamente per tutti noi contribuenti) a causa della prossima gestione del ministero sulla materia.