La scelta dell’opposizione che, avendo predisposto a sue spese le riprese dei lavori consiliari di ieri sera da parte dell’emittente televisiva Free Tv, subito dopo avere abbandonato l’aula, ha chiesto all’operatore dell’emittente di spegnere la telecamera ed interrompere le riprese stesse, mi fa constatare che al solito, si predica in un modo, ma si razzola in un altro. Se è vero che si vuole che la gente possa seguire i lavori del Consiglio, come anche ieri sera ha dichiarato il consigliere dell’Mtd Giuseppe Cannizzo, qualcuno mi spieghi perché è stata fatta spegnere, subito dopo l’uscita dall’aula dei consiglieri di opposizione, la telecamera? Quelli successivi non erano forse lavori consiliari? Anzi, erano proprio quelli all’ordine del giorno, perché fino ad allora si era solo utilizzato in modo anomalo il regolamento consiliare. Però si lanciano accuse agli altri di non voler far vedere il Consiglio; il fatto che a pagare le riprese sia stata l’opposizione l’autorizza, allora, a far spegnere la telecamera, costringendo l’emittente interessata a proporre ai propri ascoltatori delle riprese incomplete, mutilate e contenenti solo la prima parte dei lavori? Se è così, che misera visione si ha della tanto conclamata trasparenza! Io pago, come direbbe il grande Totò, e io decido cosa debbono vedere i cittadini. E in questo caso la risposta è una sola: nulla di quel che concerne i lavori del Consiglio. Lascio giudicare i cittadini stessi su tanta incoerenza!