Non avrei voluto speculare più di tanto sulle disavventure comiziali del fine settimana allorquando ben quattro esponenti di Grande Sud comiziavano dal palco della piazza e, a parte l’ex assessore Salvatore Minardi che, come è nel suo stile, parlava di problemi e di tematiche politiche, Andrea La Rosa attaccava, sicuramente criticava l’Amministrazione comunale e lo faceva in corretto italiano, gli altri due, dotati di pochi mezzi culturali, parlavano a non più di una ventina di persone; praticamente neanche i parenti degli stessi comizianti; già questo la direbbe tutta sulla vacuità e inutilità della loro posizione politica a Vittoria. Leggo sui giornali che mi attribuiscono le pagelle di fine anno e questo mi costringe a rispondere, mentre avevo steso un velo pietoso sulla tipologia di comizio, anche perché, ad un anno di distanza, Incardona e Artini sfoderavano i soliti argomenti, triti e ritriti di accuse gratuite, diffamazioni e anche con quella violenza verbale che li ha portati dritti alla sconfitta elettorale un anno fa, considerato che la cittadinanza di Vittoria non ha gradito non solo l’accozzaglia destra Grande Sud – Movimenti Territoriali qualunquistici, ma non ha gradito il tono, l’inciviltà, l’arroganza e la barbarie a cui lo stesso Incardona aveva trascinato la competizione elettorale. Non so se quest’anno è stato un anno positivo o meno per la mia amministrazione; so che ci siamo impegnati tantissimo, abbiamo lavorato sodo, raggiungendo alcuni obiettivi prestigiosi e non raggiungendone altri; fronteggiando la gravissima crisi economica e la gravissima riduzione e taglio dei trasferimenti e fronteggiando anche le iniquità regionali che hanno tagliato fondi a Vittoria e, invece, elargito anticipazioni di cassa a Comuni in odor di vicinanza a questo o a quell’onorevole. Da questo punto di vista, però, se Incardona si sente di darci un voto in pagella, noi non lo qualifichiamo neanche, in quanto non riusciamo neanche a dargli un voto; per noi, visto che è tempo di bilanci, quest’anno l’onorevole Incardona è da non classificato perché, dopo la sconfitta elettorale, si è ritirato in un’assoluta non presenza nella vita della città; non sappiamo dove si sia ricoverato o dove abbia trovato ospitalità per curarsi le ferite, ma sappiamo di certo che non c’è stata una sola iniziativa alla Regione o una sola iniziativa della città di Vittoria nella quale l’abbiamo visto presente; quindi, spiacenti, non possiamo neanche votarlo: è un non classificato!