La problematica, legata alla istallazione delle antenne Muos, è stata ieri al centro di un’audizione, davanti alla Quarta Commissione legislativa dell’Ars, dopo mie pressanti richieste sia alla Commissione, che al gruppo parlamentare del partito democratico, perché si accendessero i riflettori dell’Ars su un problema che coinvolge la salute stessa delle nostre popolazioni. Grazie all’impegno dei vice presidente della quarta commissione, Roberto Ammatuna, e di Giuseppe Digiacomo, siamo stati ascoltati per oltre due ore e, per la prima volta, si sono accessi i riflettori sulla questione Muos ed è stata data la parola in sede parlamentare a numerosi esponenti di associazioni e comitati No Muos; tra gli altri, sono autorevolmente intervenuti Anna Bucca, responsabile dell’Arci Sicilia e della Carovana antimafia, e Rino Strano, in nome dei Comitati No Muos. All’audizione era presente anche il segretario regionale del Pd, Giusepe Lupo, e questo a conferma che il mio partito continua a dare quelle risposte da me richieste con forza per venire incontro alle esigenze della città di Vittoria. Sono molto soddisfatto dell’esito dell’audizione; tuttavia, non arrivano ancora risposte di revoca, anche perché non era quella la sede a ciò deputata. Nota di rammarico, il silenzio dell’assessore regionale al Territorio e ambiente, Alessandro Aricò, il quale, nonostante le mie pressioni in tal senso, non ha ancora assunto alcun impegno in direzione della revoca della concessione; e ciò costituisce un punto negativo dell’attuale Governo regionale. Alla luce di tale agnostico atteggiamento, assumono notevole importanza sia l’impegno di presentare nell’aula dell’Ars una specifica mozione, sia il nostro successivo passo, che è quello di essere ascoltati, ad un più elevato livello istituzionale, dalle Commissioni Difesa della Camera e Ambiente e salute del Senato, cui chiederemo la revoca delle autorizzazioni all’installazione. Apprezzo, inoltre, l’impegno del presidente della Commissione e dei parlamentari iblei; viceversa, debbo evidenziare la distrazione e la scarsa attenzione di altri soggetti politici nei confronti di una tematica che dovrebbe, invece, essere attenzionata al massimo, proprio da quegli organismi istituzionali cui spetta il compito, ma, a quanto pare, non lo fanno, di tutelare la Sicilia; per questo continueremo ad essere una spina nel fianco di una Regione assolutamente insensibile perfino alla tutela della salute della sua popolazione.