Ho inviato una lettera al presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino, ed al presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, Rosario Costa, per chiedere di essere ascoltato sulla installazione di un sistema militare Muos in territorio di Niscemi. Questo il testo della lettera.
“Premesso che nel territorio di Niscemi (CL) è in fase di completamento un’opera edilizia della Marina Militare statunitense per la realizzazione di un sistema di radiocomunicazione satellitare a fini bellici, mobile user objective system (Muos) che avrebbe una potenza di circa due milioni di watt; che l’opera è localizzata all’interno della riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi, area di notevole pregio naturalistico, nonché sito di interesse comunitario riconosciuto a livello europeo; che la realizzazione di tale opera ha suscitato grande allarme e preoccupazione nella popolazione dei territori interessati che potrebbero essere esposti alle conseguenze ed ai pericoli che deriverebbero dallo inquinamento elettromagnetico che l’impianto del Muos potrebbe causare; che, ad oggi, sono state presentate interpellanze e interrogazioni, da parte dei deputati Causi, Cardinale, Russo e Samperi, e dei senatori Della Seta e Ferrante, ai Ministeri dell’Ambiente, della Salute, della Difesa e delle Infrastrutture al fine di approfondire la tematica, attraverso studi e monitoraggi, al fine di garantire la salute dei cittadini nonché intervenire presso la Marina militare statunitense affinché sospenda la realizzazione della stazione Muos a Niscemi; considerato che molti studi oggi rilevano un’aumentata incidenza della leucemia infantile conseguente all’esposizione ai campi magnetici e che l’Agenzia internazionale ricerche sul cancro (Iarc) ha classificato tali campi come “possibilmente cancerogeni per l’uomo” e che il sistema Muos, a Niscemi, esporrebbe a possibili rischi per la salute una vasta area di territorio densamente popolata; che su questo argomento sono sorti parecchi comitati No Muos che, sulla base di studi effettuati da tecnici esperti del Politecnico di Torino, hanno messo in evidenza i danni che la messa in funzione del sistema satellitare arrecherebbe alla salute dei cittadini; che, unitamente ai comitati No Muos anche i sindaci dei territori limitrofi alla stazione satellitare hanno avviato iniziative contro il Muos; che in data 22 giugno u.s. sono state chieste audizioni presso le Commissioni Parlamentari Difesa, Igiene e Sanità, Territorio, Ambiente e Beni ambientali al fine di esporre nei dettagli, innanzi ai rappresentanti del Parlamento, tutta la questione, assieme ad esperti e tecnici che conoscono e hanno approfondito bene la materia; che il presidente della Commissione “Igiene e Sanità”, Antonio Tomassini, nel manifestare la propria disponibilità a ricevere una delegazione dei Comuni interessati al Muos, con nota del 28 giugno u.s., suggerisce che la pertinenza della materia compete piuttosto codeste Onorevoli Commissioni dalle SS.LL. presiedute; per quanto sopra esposto, chiedo, in qualità di sindaco componente del coordinamento No Muos, un’audizione presso ciascuna di Codeste Onorevoli Commissioni, unitamente ai sindaci dei territori interessati, ai rappresentanti dei Comitati No Muos, ad esperti e a tecnici che conoscono la materia e hanno già compiuto studi approfonditi, al fine di addivenire, al di là dei protocolli in materia di sicurezza militare, alla revoca o alla sospensione delle autorizzazioni già concesse, in attesa che ulteriori accertamenti dissipino ogni dubbio sull’effettiva pericolosità dell’installazione, i cui effetti potrebbero rivelarsi devastanti per il territorio e per la sua popolazione”.