Dire no allo schema di massima del Prg significa negare lo sviluppo di Vittoria

conscomunale-300x133Sulla mancata votazione, in Consiglio comunale, dello schema di massima del Piano regolatore generale, leggo con stupore  le affermazioni di quanti, tra i consiglieri dell’opposizione, sostengono che siccome mancano due mesi e mezzo alla scadenza del mandato, lo schema di massima del Prg non si deve votare. Trovo queste dichiarazioni strane e irrispettose del ruolo degli amministratori, sia perché ritengo che si debba lavorare per la città fino all’ultimo giorno del mandato, sia perché si dovrebbe essere orgogliosi di raggiungere obiettivi importanti, sia perché, se si è arrivati fino ad ora senza un deliberato pieno e convinto del Consiglio comunale, è solo per demerito dell’opposizione, che ha fatto melina ed ha ostacolato l’approvazione di uno strumento di sviluppo e di ricchezza per la città. Lo schema di massima proposto due anni e mezzo fa dall’amministrazione comunale è l’unico strumento che, a fronte del nulla prodotto dalle opposizioni, propone alberghi per Scoglitti, insediamenti artigianali e commerciali, lo sblocco dei vincoli trentennali tramite la perequazione e il recupero delle periferie. Dire no a tutto questo significa dire no all’economia della città e mortificare le aspettative dei tanti agricoltori che operano lungo la fascia costiera e che potrebbero decidere di voler continuare l’attività produttiva o di trasformarla in attività a vocazione turistica. Siccome questa melina è mortificante per le opposizioni e svilisce il percorso di sviluppo avviato dall’amministrazione comunale, valuterò con gli uffici, in primis l’ufficio legale, e con la Giunta municipale, se andare avanti con lo schema già approvato lo scorso anno anziché con la proposta che tendeva ad andare incontro alle richieste dell’opposizione.
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