Giudico distorta rispetto alla realtà la sintesi dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle sull’intervento dell’europarlamentare Michela Giuffrida all’assemblea che si è svolta martedì all’Emaia.
E’ stata un’assemblea con tanti sindaci e parlamentari, di diverso colore politico ma uniti nel rappresentare gli interessi e le difficoltà di un comparto in sofferenza, come dimostra il documento sottoscritto da tutti i primi cittadini presenti. L’assemblea è stata sofferta e sanguigna, come sanguigni sono il popolo vittoriese e il mondo dell’agricoltura; ma non possiamo non apprezzare l’intervento e l’operato della Giuffrida, che ha risposto al nostro appello e che si è posta anche in contrasto con le linee di chi, anche nel Pd, ha voluto l’accordo euromediterraneo.
L’europarlamentare ha offerto la propria disponibilità non solo attraverso un’interrogazione parlamentare, ma anche per il superamento e della modifica delle condizioni dannose dell’accordo e, come da più parti richiesto, per l’attivazione delle misure di salvaguardia.
La verità è che questo non è il tempo delle divisioni partitiche, ma quello di procedere uniti per una maggiore rappresentatività sia nel Parlamento nazionale che in quello europeo. Ben vengano gli interventi degli europarlamentari del M5S a difesa del comparto, ma senza sminuire il ruolo di quelli del Pd che, come la Giuffrida, rispondono all’appello partito da Vittoria e condiviso da tutti i sindaci presenti; semmai, si faccia squadra, perché non servono divisioni o primogeniture. È storia che l’accordo euromediterraneo è stato votato in Europa e che tra i votanti vi è stata una parte del Pd; ora è il momento che i parlamentari europei del Pd e i rappresentanti del Meridione in Europa facciano fronte comune per attivare misure straordinarie che mitighino e superino gli effetti negativi del famigerato accordo.