Mi schiero al fianco dell’assessore Lisa Pisani, del presidente della Vittoria Mercati, Emanuele Garrasi, e del presidente del Consorzio di tutela dei prodotti ortofrutticoli, Marco Lo Bartolo, per gli attacchi sferrati dal consigliere comunale Francesco Aiello in merito al disciplinare del marchio commerciale.
Dico giú le mani dalle persone oneste. L’assessore Pisani, il presidente Garrasi e il presidente Lo Bartolo sono figure al di sopra di qualsiasi tentativo di diffamazione condotto dal consigliere Aiello che, nel tentativo di raccattare voti in campagna elettorale, getta fango su persone corrette che hanno fatto assieme all’amministrazione comunale quello che lui, danneggiando l’agricoltura, ha sempre osteggiato. L’avvio del marchio commerciale è qualcosa di positivo e rappresenta il tentativo di offrire un’ulteriore opportunità ai nostri prodotti. Nessun tentativo di speculazione è stato portato avanti, e suonano ridicole e frutto di una fantasia malata le accuse circa interessi o preclusioni per l’ imballaggio, quando vi è, come in tutti i marchi, un disciplinare che riguarda la tipologia del prodotto e del confezionamento. Colgo anzi l’occasione per invitare chi non l’avesse ancora fatto ad aderire al Consorzio e a provare ad utilizzare il marchio come strumento per combattere l’abbassamento dei prezzi. Quali interessi invece difende contro i produttori e contro il tentativo di ottenere un prezzo più alto il consigliere Aiello? Anziché sostenere il marchio Vittoria e puntare sull’Igp, Aiello si fa paladino degli interessi di qualche produttore di cassette, categoria che non viene in alcun modo danneggiata dal disciplinare. Evidentemente l’ex sindaco continua a dare addosso agli amministratori perché stanno facendo quello che lui non ha fatto nei decenni in cui è stato parlamentare e assessore regionale all’Agricoltura, quando ha negato alla città, a tutto vantaggio di Pachino, un marchio, un centro di condizionamento e il potenziamento del Mercato ortofrutticolo.
Il marchio continuerà a promuovere i prodotti locali, e invito il Consorzio ad andare avanti sulla strada dell’opportunità commerciale, della valorizzazione dei prodotti e della legalità. Anzi, bisogna punti all’Igp, perché non abbiamo nulla da invidiare ai prodotti delle altre città che se ne sono già dotate. Abbiamo avuto solo un Aiello che ha ostacolato questo processo.