Esprimo la mia solidarietà al presidente dell’Ascom cittadina, Licio Marchese, fatto oggetto di una pesante intimidazione. Gli sono vicino e gli esprimo tutta la mia solidarietà per il vile gesto che ha subìto, e che condanno con determinazione. Siamo di fronte ad un fatto gravissimo, che ci dice che il crimine sta rialzando la testa; perciò invito gli imprenditori a reagire, denunciando eventuali pressioni o minacce. Negli anni, questa città è cresciuta, la coscienza civile è maturata, e non possiamo e non vogliamo tornare indietro. Ecco perché l’imprenditoria sana, che spesso è costretta a misurarsi con l’arroganza e la violenza di chi vorrebbe imporre le regole dell’illegalità, deve compiere uno scatto d’orgoglio.
L’amministrazione comunale, che sin dal mio primo mandato ha scelto nettamente di porsi dalla parte della legalità, è vicina a chi lavora onestamente e non vuole farsi piegare dalle logiche mafiose; non faremo mai mancare il nostro sostegno a chi rivendica il diritto di operare libero dal giogo della criminalità. Nell’auspicare che si faccia al più presto piena luce sull’accaduto, sono certo che Licio Marchese non si lascerà intimidire dall’inquietante segnale che gli è stato lanciato, e che proseguirà la sua attività, ora anche nella nuova veste di presidente Ascom, con la stessa forza di prima.