Stamani, i centosette ex precari del Comune hanno firmato il contratto di integrazione oraria che trasforma il loro lavoro in full time. Con questo ultimo atto, completiamo un percorso, avviato dal sottoscritto e dall’allora assessore Giovanni Macca, che ha portato alla piena equiparazione degli ex precari al resto del personale comunale. Si tratta di un fatto storico e di un altissimo risultato, che posso paragonare per importanza alla realizzazione di una grande opera pubblica per la Città.
Con la firma dei contratti a tempo indeterminato e full time, chiudiamo il percorso avviato nel 2007 ed eliminiamo completamente e definitivamente il precariato al comune di Vittoria.
Per questo importante risultato ringrazio i sindacati, il Consiglio comunale che all’epoca avallò tale percorso; il dott. Michele Busacca il dirigente che avviò la stabilizzazione; l’attuale dirigente degli Affari del personale, ing. Salvatore Troìa e il dirigente del Settore programmazione e Bilancio, dott. Giuseppe Sulsenti.
Il vero merito, però, se ce lo consentite, ce lo prendiamo noi amministratori, che ci abbiamo creduto e abbiamo lavorato affinché si uscisse definitivamente dal precariato al comune di Vittoria. Attraverso una oculata gestione delle nostre risorse economiche ed evitando sprechi, siamo riusciti ad ottenere questo risultato, anziché mantenere sotto scacco i precari come avviene in altre realtà sia per problemi economici o per quella cattiva politica che, per motivi elettoralistici, fa leva sulle incertezze occupazionali delle persone.
Nel nostro lavoro, abbiamo privilegiato innanzitutto il benessere delle famiglie che stanno dietro i lavoratori, ma anche la volontà politico-ideologica di rispettare il lavoro e quel criterio di uguaglianza, sostanziale principio costituzionale, che deve essere sempre presente a chi gestisce la cosa pubblica.
A chi è abituato a fare bassa polemica, voglio ricordare e precisare che questi centosette dipendenti furono assunti da precedenti Amministrazioni comunali e che quindi non si può nemmeno palesare o adombrare alcuna preferenza di natura personale o politico elettorale. Certo avremmo preferito anche offrire molti nuovi posti di lavoro, ma visto che non ce lo consentono vincoli e normative nazionali, abbiamo quanto meno consolidato e migliorato l’organico esistente.
La migliore soddisfazione per noi, oggi, è non solo vedere la serenità nei volti di questi centosette lavoratori, ma anche il ritorno in termini di impegno nel lavoro che, mi auguro, daranno alla macchina amministrativa e quindi alla cittadinanza.