Quest’anno non si farà la rassegna teatrale, visti i tagli ai Comuni. Preferiamo tagliare lì, anche in considerazione dello scarso numero di abbonamenti. Manteniamo, però, Teatri aperti, che ha costi inferiori e registra sempre il tutto esaurito; anzi, abbiamo aumentato il contributo. Abbiamo anche mantenuto la rassegna amatoriale e quella degli Amici della Musica. Se le risorse lo consentiranno, valuteremo di volta in volta le singole proposte che ci verranno presentate dalle grandi compagnie. Avremo, in tal modo, un risparmio di ben centomila euro. Non è una rinuncia alla cultura, anche perché Teatri aperti, che è già iniziato e ha fatto registrare il tutto esaurito con Cristicchi, offre cultura ad alto livello. Comunque, contiamo anche sulla circuitazione regionale, che potrebbe offrirci qualche spettacolo di prestigio.