Una città che abbia personalità non può privarsi della squadra di calcio. Pur ammettendo che l’attuale dirigenza si è sobbarcata sforzi economici, come è sempre accaduto in passato, e senza entrare nel merito dei bilanci, che comunque per regolamento vanno rendicontati al momento dell’incasso del contributo, capiamo bene che i tremilacinquecento euro che ieri hanno impedito la disputa della partita non sarebbero bastati a saldare il debito con la Lega Sicula e a risolvere il problema, che riguarda più complessivamente la gestione della squadra, le trasferte, i rimborsi spese ai calciatori, il contratto con lo staff tecnico, i costi per vitto e alloggio, le spese sanitarie e quant’altro. Apprendiamo dalle cronache che la squadra è stata smantellata per motivi economici e che molti giocatori di valore sono emigrati in altre società. Resterebbe il problema di rimettere in campo una squadra dignitosa per ultimare il campionato e di affrontare le spese di gestione. Non può farsene carico il Comune, che può al limite fare appello, come ha già fatto, agli imprenditori locali affinché facciano uno sforzo e consentano il salvataggio della squadra e l’inizio di un futuro più roseo. Voglio ricordare che il comune di Vittoria rimane fra i pochi, se non l’unico, in Sicilia ad aver dato alla società la gestione gratuita dello stadio, che peraltro è di alto livello e che allo stato della consegna era uno dei migliori quanto a struttura e a manto erboso; e non si è limitato a questo, ma ha anche elargito un congruo contributo, tale da consentire non solo l’iscrizione al campionato, ma il soddisfacimento di altre spese gestionali.