Come annunciato sabato scorso, ho disposto, con una ordinanza, la chiusura del mercatino settimanale, per domani, sabato 20 giugno. La mia decisione è motivata dallo stato di degrado e di sporcizia in cui viene lasciata l’area e che sabato scorso ho avuto io stesso modo di constatare, subito dopo che gli ambulanti erano andati via. A terra erano stati lasciati centinaia di sacchetti in plastica, che il vento ha trasportato fino alla Via Garibaldi e all’ingresso dell’Emaia. Non è tollerabile che chi opera all’interno del mercatino non senta l’esigenza, una volta smontata la propria bancarella, di fare pulizia, portando via cartoni e sacchetti; è una questione di civiltà sulla quale non sono disposto a chiudere un occhio, perché pretendo rispetto per la città di Vittoria. Stamattina ho inviato una lettera ad Ascom e Confesercenti, in risposta alle note che le stesse organizzazioni di categoria avevano fatto pervenire nei giorni scorsi all’amministrazione, sulla questione mercatino del sabato. Di seguito il testo integrale della mia lettera.
“In relazione alle note di Codeste OO.SS. del 15.6.2015 (Confcommercio) e del 17.6.2015 (Confesercenti), nel ribadire l’esigenza dell’emissione dell’ordinanza n. 46 del 18.6.2015, per ripristinare le condizioni ambientali e poter operare in quel sito, a tutela degli operatori e della cittadinanza, prendo atto di quanto da Voi espresso a garanzia degli aderenti che rappresentate, tuttavia ciò che orienta la P.A. è la tutela della collettività e non quella delle singole categorie.
Purtroppo la situazione di degrado reiterata nel tempo e da voi stessi condivisa e segnalata, anche se in diverse forme (nota Ascom: “il degrado dell’area mercatale cittadina continua ad essere costante” e “condividendo le ragioni che lo hanno indotto all’emanazione dell’ordinanza di chiusura”; nota Confesercenti: “le comunico in maniera ufficiale che all’interno dell’area mercatale esercitano diverse persone che, pur non essendo autorizzate”….. “sono liberi di lasciare tutta l’immondizia che vogliono”) necessita di un intervento massiccio all’interno dell’area e, successivamente, di un maggiore controllo da parte dell’Ente ed, eventualmente, di interventi sanzionatori, come da voi stessi più volte richiesto.
Appare evidente che dinanzi a tale situazione di degrado, visibile a chiunque, non possa essere procrastinabile l’ordinanza di sospensione in ordine alle migliori soluzioni per un ripristino oltre che dell’area, anche delle regole e della funzionalità dell’intera attività mercatale, e dichiaro sin d’ora la mia disponibilità ad un incontro in brevissimo termine con le Associazioni di categoria interessate, la prossima settimana.
Nel contempo, ricordo che base del confronto non può che essere – comunque – il rispetto del principio che, a prescindere da qualunque controllo da parte dell’Emaia o degli uffici comunali, le aree pubbliche devono essere lasciate, da chi le utilizza, sgomberi da tutti i rifiuti, a prescindere da qualunque ulteriore intervento dei titolari della gestione dell’area.
Sono convinto che la Vostra attività, considerata la consapevolezza dei problemi riscontrati, sarà utile per rappresentare ancora meglio i diritti e i doveri dell’intera cittadinanza, oltre che della categoria da Voi rappresentata, e che pertanto anche grazie alla vostra collaborazione, nessun problema di ordine pubblico possa essere adombrato in relazione a provvedimenti che tutelano la salubrità, il decoro e la Città in generale.