Gestione parco Serra San Bartolo

serra-san-bartolo-1Intervengo nel dibattito politico legato alla gestione del parco extraurbano di Serra San Bartolo. In riferimento all’ennesima polemica sollevata dall’opposizione sull’assegnazione del parco e alla falsa notizia su un presunto divieto di accedere agli atti, è intervenuta una nota del segretario generale del Comune, Paolo Reitano, che conferma quanto avevo anticipato in risposta a questa pretestuosa polemica. La nota (la numero 1737 del 14 maggio) dimostra che certi consiglieri comunali si muovono senza alcuna eticità e contestano illegittimità ad altri. Il segretario ha fornito un’eloquente risposta circa il loro operato irregolare, che evidenzia un cattivo uso delle commissioni consiliari, che in mano a presidenti dell’opposizione finiscono per compiere atti illegittimi.
Il segretario dell’ente stigmatizza che dalla segreteria del Consiglio comunale  (commissione Cultura) è arrivato un foglio senza data e senza protocollo e con firma indecifrabile, che trasmetteva un altro foglio che, contravvenendo ai dettami più elementari sui requisiti indispensabili della corrispondenza tra organi della pubblica amministrazione, non recava né il timbro, né la data, né un numero di protocollo e, cosa ancor più grave, nemmeno una firma che attestasse la veridicità della provenienza e del contenuto dello scritto. In riscontro al contenuto dell’ipotetica risoluzione della commissione consiliare, il segretario generale ha rilevato che nessun comportamento illegittimo o contrario al regolamento è stato posto in essere dal dirigente, il quale non ha affatto opposto un diniego alla richiesta di accesso agli atti, ma ha solo disposto un differimento dell’accesso, in considerazione del fatto che la procedura di gara era ancora in corso. Tale differimento è previsto tanto dalle leggi che dal regolamento sulla trasparenza (sbandierato, a seconda della convenienza, dall’opposizione), che testualmente recita: “è ammesso l’accesso anche ad atti preparatori, ma a condizione che il procedimento sia stato definito con l’approvazione del provvedimento finale”. Questa opposizione ha dimostrato di ignorare perfino il regolamento che ha adottato.
La valutazione del segretario generale collima con le mie preoccupazioni sull’ingerenza di politici in una procedura di gara, laddove rimarca che tra le ipotesi di legittimo differimento dell’accesso agli atti vi è quella di atti relativi ad operazioni di gara “onde evitare possibili turbative d’asta”. Dispiace che le commissioni consiliari siano fatte oggetto di un uso distorto e difforme da leggi e regolamenti, ma evidentemente i rappresentanti dell’opposizione non si ritengono, stranamente, soggetti alla legge.

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