Torno a commentare la vicenda di Nico Radicanu, per la cui uccisione sono stati fermati quattro tunisini.
Innanzitutto desidero complimentarmi con le forze dell’ordine e con la magistratura, che sono riuscite in tempi brevissimi a concludere le indagini e a fermare i presunti responsabili di questo barbaro delitto, nonché dell’aggressione della compagna della vittima, stuprata per ore dal branco. Una vicenda squallida, di una ferocia inaudita che ha ingenerato profondo disgusto e viva indignazione nell’opinione pubblica vittoriese. Come comune di Vittoria, proprio perché l’intera comunità è stata offesa da questo atto, tanto barbaro quanto vile, ci costituiremo parte civile. Certo, non potremo chiedere il risarcimento dei danni, visto che appare quantomai improbabile che simili individui siano in grado di corrispondere il sia pur minimo indennizzo, ma saremo lo stesso presenti per pretendere un giudizio severo e il massimo della pena per i responsabili, perché la nostra Città non può tollerare atti di violenza, barbarie e di viltà nei confronti di nessuno.