Ho partecipato ieri, a Napoli, alla conferenza dei sindaci organizzata dal primo cittadino del capoluogo partenopeo, Luigi De Magistris, per discutere del decreto Sblocca Italia e programmare un’iniziativa nazionale congiunta di protesta contro l’imposizione ai Comuni di scelte che riguardano le grandi opere pubbliche, le bonifiche, le trivellazioni, i depositi di gas naturale, gli inceneritori di rifiuti. Unico tra i sindaci siciliani, ho preso parte ad un’ottima iniziativa che ha coinvolto duecento sindaci italiani e che è servita a mettere in evidenza i limiti e i difetti dello Sblocca Italia. Dai sindaci della Val di Susa, impegnati al fianco dei movimenti No Tav, a quelli della Basilicata, schierati contro le trivellazioni selvagge, dal sindaco di Napoli, che ha ribadito il no al commissariamento di Bagnoli, a me, che ho posto al centro del mio intervento la nostra forte contrapposizione al Muos e alle trivellazioni a mare, è emersa un’Italia che assieme ai movimenti ambientalisti vorrebbe governi che non mortifichino i territori ma li esaltino, come prevede la Costituzione. Mi piace sottolineare che nel suo intervento De Magistris ha più volte citato Vittoria come esempio positivo di Comune che si intesta coraggiosamente le battaglie a difesa dell’ambiente e del territori.
Unico sindaco siciliano alla conferenza di Napoli sul decreto “Sblocca Italia”
Ho partecipato ieri, a Napoli, alla conferenza dei sindaci organizzata dal primo cittadino del capoluogo partenopeo, Luigi De Magistris, per discutere del decreto Sblocca Italia e programmare un’iniziativa nazionale congiunta di protesta contro l’imposizione ai Comuni di scelte che riguardano le grandi opere pubbliche, le bonifiche, le trivellazioni, i depositi di gas naturale, gli inceneritori di rifiuti. Unico tra i sindaci siciliani, ho preso parte ad un’ottima iniziativa che ha coinvolto duecento sindaci italiani e che è servita a mettere in evidenza i limiti e i difetti dello Sblocca Italia. Dai sindaci della Val di Susa, impegnati al fianco dei movimenti No Tav, a quelli della Basilicata, schierati contro le trivellazioni selvagge, dal sindaco di Napoli, che ha ribadito il no al commissariamento di Bagnoli, a me, che ho posto al centro del mio intervento la nostra forte contrapposizione al Muos e alle trivellazioni a mare, è emersa un’Italia che assieme ai movimenti ambientalisti vorrebbe governi che non mortifichino i territori ma li esaltino, come prevede la Costituzione. Mi piace sottolineare che nel suo intervento De Magistris ha più volte citato Vittoria come esempio positivo di Comune che si intesta coraggiosamente le battaglie a difesa dell’ambiente e del territori.