In occasione della manifestazione di protesta che questa mattina si è svolta nella parrocchia dello Spirito Santo, ho proposto ai primi cittadini della provincia una linea d’azione comune per scongiurare il rischio che “salti” il raddoppio della Ragusa-Catania. Le notizie che si rincorrono, infatti, sono confuse e contrastanti. C’è chi sostiene che l’opera sia stata esclusa dal novero di quelle di interesse strategico e chi invece sostiene che il raddoppio si farà. Assieme ai colleghi degli altri Comuni della provincia ho concordato l’avvio di un’azione di sensibilizzazione e di protesta nei confronti del governo nazionale se non arriveranno in tempi celeri rassicurazioni sulla conclusione dell’iter e sull’avvio dei lavori. È in gioco il destino di un’opera imprescindibile per il nostro territorio e per i suoi collegamenti con l’aeroporto di Comiso, con il porto di Pozzallo e con il mercato ortofrutticolo e l’autoporto di Vittoria. Da qui partono i collegamenti del Mediterraneo con il mondo: non possiamo fare a meno di un’arteria che vede transitare centinaia di tir ogni giorno. Su questa questione chiediamo un intervento deciso dei parlamentari locali, e come sindaci siamo pronti a mobilitarci. Intanto, oggi pomeriggio parteciperemo alla riunione che si svolgerà alla Camera di Commercio di Ragusa e che vedrà la presenza dei sindaci di Catania e di Siracusa.