Secondo circolo PD:  risposta al Consigliere Caruano  

partito-democraticoFinora mi sono astenuto dall’intervenire sulla creazione di un secondo circolo del PD, ritenendo che la pluralità sia sempre un valore aggiunto e che le  motivazioni della nascita di tale circolo fossero nobili e tendessero ad innalzare il livello dell’impegno politico degli appartenenti. Le dichiarazioni di Giovanni Caruano, che spero non siano le dichiarazioni dell’intero secondo Circolo del PD,  arrivano dopo una serie di, per lui inusuali, interventi stampa; noto infatti con piacere che in un mese circa hanno superato quelli fatti in tutti questi anni in cui ha ricoperto un ruolo amministrativo.
Devo constatare che il programma del secondo circolo è davvero povero, se si basa su quanto leggo nell’articolo pubblicato domenica su un quotidiano regionale, visto che si fonda sull’ormai consueta assenza di proposte e sulla costruzione di posizioni politiche basate su visibilità e critica alla persona: fatto invero strano e contraddittorio, questo, se si esaminano criticamente le posizioni espresse.
Leggere che il Pd si può “alleare con tutti coloro che condividono il programma che supera la contrapposizione decennale Aiello-Nicosia” dà veramente l’idea di un’assenza di programmazione di qualità, oltreché di qualunquismo politico. Mi pare che il PD, proprio perché uno dei pochi partiti politici ancora esistenti e con una base ideologica programmatica, non possa permettersi di essere qualunquista nelle alleanze, ma circoscriverle su una base di coerenza ideologica e di impegno, per evitare di bissare le figuracce campane o di Agrigento.
La contrapposizione decennale Aiello-Nicosia è qualcosa che, purtroppo, in politica accade spesso e che consiste a volte in aspre contrapposizioni sui modi di affrontare i problemi, sulle alleanze, sulle decisioni da prendere. Ma se anche a volte aspro e  cattivo e basato su ingiuste contrapposizioni personali, tale dibattito è sempre più politico e significativo del parassitivismo che a tale contrapposizione si aggancia, talvolta a favore di uno, altre volte in favore dell’altro; ed è questo dualismo più significativo dell’assenza di qualità e di impegno che potrebbe invece essere facilmente superata da proposte, da lavoro e da idee, per dare vita a figure più qualificate e più presenti in città.
La  motivazione della nascita del secondo circolo PD con il fatto di “essere stati tagliati fuori dall’amministrazione comunale” spiega, quantomeno chiaramente, quali siano le ragioni della creazione di un circolo che nasce, appunto, privo di programmi politici, e palesa insoddisfazioni meramente personali.
Viene anche da ridere a sentir parlare di doppi incarichi a gente come Branchetti o Cannizzo. A questo punto immagino che l’amico Caruano contesti principalmente il presidente del consiglio Matteo Renzi, attuale segretario nazionale del PD, o anche  l’on. Raciti, deputato nazionale e segretario regionale del partito democratico. Non si comprende bene, invece, in base a cosa salvi solo Enzo Cilia nel doppio incarico di assessore e consigliere comunale, solo perché “la legge glielo consente”. Non mi pare che la legge si sia occupata di questi doppi incarichi da lui rilevati, e che del resto lui stesso ha ricoperto, in tempi in cui evidentemente non sortivano problemi e non portavano alla nascita di circoli PD.
Differentemente da quanto fatto in passato, ho sentito di dover dedicare questi pochi minuti a commentare quelle che, obiettivamente, appaiono osservazioni povere che rischiano di vanificare l’intento di fare una politica di qualità, sbandierando e amplificando solo l’impegno personale con la creazione di un secondo circolo PD. Differentemente, un impegno politico che puntasse alla crescita del Partito mi troverebbe concorde: del resto la mia risposta a Caruano non vuole essere polemica, così come ritengo non fosse polemico lo spirito delle sue dichiarazioni.  Vorrei che la nascita del secondo circolo rappresentasse un percorso di crescita e di impegno anche da parte di chi si è impegnato in maniera ridotta in passato e, in quest’ottica, saluterei la nascita anche di altri circoli del PD, per arricchirsi in esperienza e per avviare un percorso ampio e qualificato che ci porti all’ennesima proposta democratica e unitaria di un partito Democratico, moderno e pluralista che, alle scadenze importanti, come è ormai tradizione nella nostra Città, sappia raccogliere le energie migliori e offrire ancora una volta ai vittoriesi la possibilità di un governo serio, democratico, sociale, che sappia coniugare la buona tradizione e la buona politica della sinistra vittoriese, con la necessità di innovazione e di progresso e che, di volta in volta porti a programmi autorevoli da parte di una classe politica dirigente.

 

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