Intervengo nel dibattito politico sulla percentuale di raccolta differenziata attuata in città. La raccolta differenziata non mi soddisfa, perché fa registrare numeri troppo bassi. Anche se la loro presa di posizione è strumentale, concordo con i consiglieri comunali Moscato e Nicosia. Purtroppo, il capitolato d’appalto, il progetto e la tipologia di intervento non prevedevano il porta a porta, e questo lo sapevano sin dall’inizio anche i consiglieri dell’opposizione, ma si confidava in un passaggio graduale e in numeri più consistenti. I risultati, però, sono deludenti ed è questo il motivo per cui ho invitato più volte la Sea e l’ufficio Ecologia del Comune a predisporre una variante al capitolato che, oltre al miglioramento generale della pulizia in città, preveda un forte innalzamento delle percentuali di raccolta differenziata, isole ecologiche a punti e sgravi per incentivare il conferimento, oltre ad un grande quartiere pilota in cui avviare il porta a porta. Gli uffici mi hanno informato che la variante è pronta e che se ne sta verificando la compatibilità economica. L’obiettivo è raggiungere percentuali di differenziata superiori al venti per cento, non certo quelle attuali, che oscillano tra il cinque e il sei per cento. Nel frattempo, è pronto il Piano di raccolta ottimale predisposto tramite un incarico esterno: se lo stesso sarà condiviso e approvato, a partire da ottobre, quando scadrà l’appalto, potrebbe far decollare la raccolta differenziata. Rassicuro l’opposizione che questo per la mia amministrazione è un obiettivo primario, anche perché, a differenza loro, noi ci stiamo lavorando. Non abbiamo paura di registrare insuccessi, ma cerchiamo di trasformare i numeri deficitari in un intervento efficace. Questa è la differenza tra noi e loro: noi riconosciamo quando non si raggiungono i risultati programmati e lavoriamo per centrare gli obiettivi, mentre loro si occupano solo di fare ostruzionismo.