Ho inviato una lettera di ringraziamento a Rosy Bindi e Claudio Fava, rispettivamente presidente e vice presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, per avere accolto il mio invito a tenere una sessione in questo Comune. Di seguito il testo integrale della lettera:
“A distanza di pochi giorni dalla Vostra gradita visita e dalla relativa audizione, sento l’obbligo di ringraziarVi ed esternarVi i sensi della mia grande stima e della mia sincera gratitudine, da estendere anche a tutti i Componenti la Commissione stessa, per l’attenzione dedicata alla città di Vittoria ed alla sua costante azione di difesa dalla criminalità. Grazie anche per avere ascoltato il grido di allarme e preoccupazione che dal sottoscritto, così come dai capigruppo consiliari e dalla città in generale, è stato lanciato sia in ordine agli episodi delittuosi ed all’escalation degli attentati incendiari verificatisi di recente, che al rientro di pregiudicati che hanno terminato di scontare la loro pena. Non è usuale – e per questo la mia gratitudine è ancora più grande – che un organismo così importante come Codesta Commissione dia un riscontro così celere e decida di tenere una seduta in un Comune e nel suo Municipio, dedicando, inoltre, ampio spazio ed attenzione, anche in sede di audizione, a quello che è il cuore economico della città di Vittoria, il suo mercato ortofrutticolo. Attenzione che ci conforta e ci incoraggia a continuare ancor di più sulla strada del controllo e della efficiente gestione del mercato e delle iniziative intraprese a difesa dello stesso, in collaborazione con le forze dell’ordine. Ci confortano anche le conclusioni che abbiamo ascoltato, ampiamente riportate dagli organi di stampa, e cioè che Codesta Commissione intende spendere la propria attività per il potenziamento in loco degli organici delle forze dell’ordine e che starà accanto a quanti combattono la mafia con forza e trasparenza. Da parte nostra intendiamo fare di tutto per mantenere altissima l’attenzione su questa città e difenderla dalle aggressioni criminali e di considerarvi nostro punto di ascolto e di riferimento cui rivolgerci nei momenti difficili”.