Dopo aver incontrato, nei giorni scorsi, una delegazione di medici e infermieri in servizio al Presidio territoriale di emergenza di Scoglitti, ho inviato una lettera al direttore generale dell’Asp di Ragusa, Maurizio Aricò, per sollecitare il potenziamento dell’organico degli infermieri del Pte. Questo il testo integrale dellamia lettera:
“Con la presente intendo rappresentarLe le segnalazioni che mi sono recentemente pervenute da parte del personale medico e infermieristico operante nel Presidio territoriale di emergenza di Scoglitti. La situazione che mi è stata prospettata fotografa un quadro tutt’altro che confortante per la sanità locale: dei sei infermieri in pianta organica, quattro fruiscono di permessi e congedi riconosciuti dalle normative e dunque, di fatto, il Pte dispone di soli due infermieri. Tale carenza di personale, già di per sé grave, produce effetti devastanti allorquando giungono richieste di intervento di ambulanza; in quei casi, infatti, il personale di turno deve necessariamente salire a bordo del mezzo, e non essendovi nessuno che possa rimanere all’interno del presidio territoriale, questo viene chiuso fino al completamento dell’intervento esterno. Tutto ciò, ovviamente, determina un gravissimo danno, anche di immagine, per la struttura, costretta a chiusure forzate e dunque ad inaccettabili interruzioni di servizio. Voglio ricordare che il Pte di Scoglitti serve un bacino d’utenza ben più ampio di quello degli abitanti della frazione rivierasca, già di per sé vasto. Il presidio, infatti, presta i propri servizi in una porzione di territorio – che va dal comune di Santa Croce Camerina ai confini con Gela – su cui insistono diverse strutture turistiche e aziende agricole con centinaia di dipendenti. Sono pienamente consapevole del fatto che la questione del presidio è annosa, e in un’ottica di razionalizzazione della rete sanitaria provinciale potrei anche comprendere una scelta di “sacrificio” per la struttura di Scoglitti. Ma considerato che nel resto della provincia alcune realtà, ancorché più piccole, possono contare su organici sbilanciati in eccesso rispetto alle esigenze del territorio e su postazioni ufficiali del 118, appare intollerabile che il Pte di Scoglitti venga lasciato in una sorta di limbo, dal quale si intravede lo spettro di una chiusura più volte paventata. Sono convinto che fintanto che il Pte continua a funzionare esso vada mantenuto nella piena efficienza. Pertanto, facendo mie le istanze del personale che vi opera, Le chiedo di rimpinguare con la massima celerità possibile l’organico degli infermieri, in modo da garantire un servizio continuativo e di qualità. Mi permetto di sottolineare che la struttura dispone dell’unica ambulanza medicalizzata che opera nel territorio di Vittoria, che nel corso di quest’ultimo anno ha effettuato (i dati sono relativi al periodo Gennaio-Settembre) 449 uscite (nel 2013 erano state 590 e nel 2012 550) e che i dati relativi alle prestazioni (3660 nell’anno in corso, da Gennaio a Settembre; 4788 nel 2013; 3990 nel 2012) non sono certo inferiori a quelli di altri presidi della provincia che però non sono a rischio di chiusura. Nel rappresentarLe tale situazione, chiedo che le richieste avanzate non determinino un arretramento rispetto alle altrettanto legittime richieste di potenziamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale Guzzardi. Anche quest’ultimo, a quanto mi riferisce il personale che vi opera, è in sofferenza e va potenziato; ma il suo rafforzamento non può essere deciso a discapito del Pte di Scoglitti.Confidando nella Sua sensibilità, Le ribadisco la mia disponibilità al dialogo e Le porgo i più sentiti auguri di Buon Natale e Felice 2015”.