Ho partecipato ieri all’assemblea indetta dal Movimento degli agricoltori, ad una riunione affollata, così come lo era stata quella che, su sollecitazione del Movimento dei Forconi ed altre sigle, avevamo avviato a giugno di quest’anno. È il momento del confronto a più ampio raggio e di procedere uniti per rivendicare e richiedere interventi seri a difesa della nostra agricoltura. Positivamente si è registrata la presenza degli onorevoli Assenza e Di Pasquale, che hanno dato entrambi la disponibilità a seguire tale problematica, ma, per quanto mi riguarda, sarà importantissima, ed a stretto giro, un’interlocuzione con l’Assessore regionale all’Agricoltura, perché penso che dobbiamo portare avanti una vera e propria unità di crisi della quale devono far parte i sindaci dei Comuni interessati; basti pensare che già a giugno abbiamo avuto l’adesione di circa trenta Comuni a sostegno delle iniziative finalizzate a chiedere la sospensione delle procedure esecutive e, soprattutto, le misure di salvaguardia e la difesa del prodotto italiano. Unità di crisi che deve vedere i sindaci, le associazioni di categorie e rappresentative dei produttori, il Governo ed il Parlamento regionali costituire un fronte unito nei confronti del Ministero dell’Agricoltura che, ad oggi, è pressoché silente; è, infatti, distantissimo dalle problematiche dell’Agricoltura meridionale. Da qui a breve un incontro con l’Assessore regionale all’Agricoltura, che aveva dato anche la disponibilità per la giornata di ieri e che ha già anticipato ulteriore disponibilità per un incontro forte proprio per interessarsi e prendere le difese della serricoltura siciliana.