Replico alle dichiarazioni dell’ex assessore Livio Mandarà, che ha elencato una serie di “incompiute” dell’amministrazione comunale. Bene fa il redattore che pubblica la notizia a ricordare che Mandarà è un ex assessore. Probabilmente è l’unico motivo per cui lo stesso sente l’esigenza di intervenire nel dibattito sull’azzeramento della giunta. Evidentemente sente sulla propria pelle il licenziamento subito per manifesta inconcludenza, inadeguatezza al ruolo e trasformismo politico, e coglie l’occasione per farsi ricordare come uno dei peggiori amministratori degli ultimi vent’anni. Mandarà dimostra di non conoscere le questioni di cui parla. La zona franca, ad esempio: gli oltre cinquecento imprenditori che ne hanno fruito dimostra il successo dell’iniziativa, che sotto la sua guida non si sarebbe mai potuta realizzare. Altro esempio, il Gac: Mandarà non sa di che parla, visto che non solo vi è stata la concertazione con le associazioni di categoria, ma le stesse sono associate al Gac e costituiscono parte integrante degli organi direttivi. Quanto ai progetti di Sogevi cui accenna, meglio non parlarne: altrimenti dovrei dire che Mandarà, in palese conflitto di interessi, dopo aver presentato le istanze quale ex amministratore, fino a pochi mesi fa pretendeva di proporsi per un incarico fiduciario che non ho inteso dare, sia per evitare conflitti di interessi, sia per insufficiente stima nei suoi confronti.