Replico alle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione da Nello Dieli, di “Patto per Vittoria”, a proposito del Mercato ortofrutticolo e della presa di posizione del presidente dell’associazione concessionari, Filippo Giombarresi. Ritengo del tutto fuori luogo le critiche di Dieli. Questa amministrazione comunale ha avviato una fase di rinnovamento del mercato ortofrutticolo che in trent’anni mai nessuno aveva avviato, neanche lo stesso Dieli, che pure ha ricoperto un ruolo istituzionale e non ha mai brillato per interventi significativi sul tema. In questi anni sono stati compiuti passi da gigante. Sulla difesa dall’illegalità, tanto per fare un esempio. Siamo lontani anni luce dai tempi delle estorsioni a tappeto all’interno del mercato. Grazie al lavoro delle forze dell’ordine e al contributo offerto dal controllo della Polizia municipale e della direzione mercato, quel periodo è ormai solo un brutto ricordo. E ancora, sui pass per l’accesso informatizzato alla struttura, che sono ormai in dirittura d’arrivo. O sulle decine di manutenzioni effettuate nell’ultimo anno. O sui progetti per un milione e trecentomila euro da poco approvati dalla Regione. Sulla costituzione del consorzio per il marchio commerciale, per cui lavorano in piena sinergia produttori, imprese e commissionari. Evidentemente, questo clima di collaborazione e di risultati dà fastidio a chi ama solo le critiche. Faccio i complimenti alla Vittoria Mercati, alla direzione del mercato e alla Polizia municipale, che con il loro lavoro fanno da contraltare a chi attacca per nascondere le proprie inefficienze. Al presidente dell’associazione concessionari, che rispetto per le legittime sollecitazioni in favore della categoria che rappresenta, rispondiamo con i fatti. A differenza sua, io non posso fare ironia sull’argomento, perché purtroppo i prezzi alla produzione continuano ad avere un segno negativo. Invito perciò Giombarresi ad attenzionare, più che la viabilità e le grondaie all’interno del Mercato, le strategie per fare alzare i prezzi dei prodotti. È questo il suo compito precipuo, che ultimamente è stato trascurato. Il problema non è la piccola manutenzione: prima pretendiamo prezzi più equi e remunerativi, e solo dopo potremo pensare al resto.