Ieri a Scoglitti si è trattato di un’ennesima domenica di gincane tra la sabbia, le dune che si costituiscono sul lungomare della Lanterna e l’erosione costiera che ha costretti all’ordinanza di interdizione di un’ampia fascia del litorale. La Regione ancora su questo non dà risposte: entro la settimana la Protezione civile ci farà sapere, unitamente agli uffici del Demanio marittimo, come intendono risolvere la questione; oppure chiederò a tutti i parlamentari iblei, che non sono stati eletti soltanto per fare incetta di voti nella città di Vittoria, ma anche per interessarsi delle questioni locali, di fissare immediatamente un incontro presso gli uffici del Demanio marittimo presso la Regione siciliana, responsabili dello sfascio e dello sfacelo del lungomare di Scoglitti, e di risolvere una volta per tutte la questione. Non è possibile, né pensabile, che, in una giornata come quella di ieri, dove ci si riversa al mare per ammirare le spiagge e per fare una passeggiata, i cittadini di Vittoria e Scoglitti e coloro i quali ci vengono a trovare nei luoghi di mare debbano praticamente districarsi tra dune e sabbia sulla strada, tra montagne di sabbia che ancora quest’arenile sposta verso la sede viaria e fermarsi nei collegamenti con Baia Dorica, con Costa Fenicia o con le abitazioni che molti vittoriesi hanno sul lungomare per i problemi causati dall’erosione costiera.