Nell’udienza depositata lo scorso 3 aprile, il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha rigettato l’appello proposto da Acoset Spa contro la Conferenza dei sindaci, la Provincia regionale di Ragusa e i dodici comuni iblei per ottenere la riforma della sentenza pronunciata il 30 luglio 2011 dal Tar Sicilia.
In quella data i giudici amministrativi di primo grado avevano rigettato il ricorso presentato di Acoset Spa, che aveva impugnato la delibera di annullamento della gara per la scelta del socio di minoranza della società mista affidataria della gestione del servizio idrico. La selezione era stata annullata in autotutela perché l’unica offerta valida presentata era stata quella del raggruppamento di cui è mandataria Acoset.
Come era già accaduto davanti al Tar, anche in secondo grado si è registrato un pronunciamento a favore delle amministrazioni locali: il Cga, infatti, ha ritenuto infondato l’appello della società ed ha confermato la sentenza del Tribunale amministrativo regionale.
Ancora una vittoria giudiziaria che conferma la bontà e la correttezza delle nostre scelte amministrative. Il Tar prima e il Cga adesso giudici amministrativi hanno ritenuto pienamente legittima la scelta di annullare in autotutela la delibera di selezione ed hanno conseguentemente respinto la richiesta di risarcimento avanzata dal ricorrente. È una vittoria che ha un grande peso, perché riguarda l’acqua pubblica; il nostro Comune ha difeso i beni comuni, ed è stato tra i pochi enti a farlo, mentre altri remavano contro e volevano privatizzare l’acqua. Voglio ringraziare gli avvocati Angela Bruno, dirigente dell’Ufficio Avvocatura del Comune, e Carmelo Giurdanella, che hanno rappresentato e difeso il Comune.