In relazione alla mancata firma, inizialmente prevista per venerdì 24 ottobre prossimo ma, successivamente, rinviata alla metà di novembre, della convenzione per la realizzazione della superstrada Ragusa – Catania ed al contenzioso che blocca il proseguimento dei lavori del tratto Rosolini – Modica dell’autostrada Siracusa – Gela, il sindaco di Vittoria, registro due dati: il primo è che l’autostrada Siracusa – Gela impropriamente continua ad essere chiamata così perché, in realtà, è la Siracusa – Modica. Sono, comunque, contento che si parli di completamento del tratto in questione, ma spero che l’autostrada diventi realtà fino a Gela. Non è, infatti, pensabile che siano necessari tempi così lunghi per mettere la provincia di Ragusa in condizione di eliminare la sua marginalità, né è con un piccolo tratto di 5 km che si sana il gap storico e ci si mette a posto con la coscienza. Secondo dato: continua a destare rabbia il rinvio della Ragusa – Catania, arteria troppo importante per le sorti dell’economia della nostra zona, visto che vi transitano duecento tir al giorno, in maggioranza provenienti da Vittoria, decine di autobus pieni di studenti e tutti quei veicoli sui quali viaggiano i tanti passeggeri che debbono raggiungere l’aeroporto di Catania, la stazione ferroviaria o quella dei pullman per il continente. Nonostante l’attivazione dell’aeroporto di Comiso, la via per Catania resta pur sempre una priorità, per i collegamenti con il mondo. Se il problema sono i duecentocinquanta della quota parte della Regione, allora disturba pensare che si tratta solo di un quinto del bilancio dell’Ars destinato a pagare i deputati, gli assistenti parlamentari, i consulenti e gli staffisti. Dev’essere priorità anche per i parlamentari della nostra provincia: siano pressanti con gli enti competenti affinché l’opera venga avviata e si mantenga quello che era stato più volte da loro stessi annunciato e cioè che l’opera sarebbe partita entro il 2014
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