Ho inviato stamani una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta, in merito al paventato trasferimento da partye della produzione, della serie Tv Il Commissario Montalbano che tanta visibilità ha portato all’intera Sicilia e, soprattutto, alla provincia di Ragusa. Questo il testo integrale della lettera:
Caro Presidente, la paventata perdita della serie tv “Il commissario Montalbano, che lascerebbe la Sicilia, ed in particolare la provincia iblea, per approdare in Puglia, rischia di assestare il colpo mortale alle prospettive turistiche di una terra che so che Lei apprezza molto. Il grande successo delle serie televisiva ispirata ai romanzi di Andrea Camilleri ha decretato nel corso degli anni una progressiva rivalutazione del nostro territorio, che era stato valorizzato poco o niente da chi aveva il dovere istituzionale di farlo. Le immagini della provincia iblea e della sua splendida costa, rilanciate dalla serie tv in onda su Rai Uno, costituiscono ormai da anni l’unico strumento di promozione turistica di un territorio che meriterebbe ben altre attenzioni. Ritengo che ciascuno di noi debba fare il massimo per evitare che Montalbano lasci la Sicilia: basterebbe ispirarsi al lavoro di altre regioni, quali la Puglia, o di altre Film Commission, quali quelle del Piemonte e della Toscana, che hanno investito seriamente e con convinzione sulle produzioni cinematografiche e televisive. Anche la Sicilia deve aprire le porte alle produzioni di successo. So che anche Lei ha a cuore questa carta da giocare, alla quale dovrebbero semmai aggiungersene molte altre, perché le sorti del nostro turismo non possono restare legate solo ad una fiction tv. La invito pertanto a verificare la possibilità di qualunque forma di sostegno a questa importante iniziativa culturale e di promozione turistica, affinché la Sicilia possa continuare ad essere, come è giusto e naturale, la location delle riprese del commissario Montalbano. Ritengo che vi siano le condizioni perché, con un minimo di attenzione da parte delle istituzioni, si possa scongiurare il rischio di emigrazione della serie tv. La prego di prendere in mano personalmente la gestione del rapporto con la produzione della serie televisiva, dal momento che – e mi dispiace dirlo – trovo sconcertante la risposta burocratica e fuori dalla realtà dell’assessore al Turismo, Michela Stancheris, la quale, anziché approfittare della indiretta e gratuita promozione turistica offerta dalle riprese della serie televisiva, afferma che “la produzione può partecipare al bando con scadenza 20 ottobre”. Può un assessore regionale, che dovrebbe curare i rapporti tra la Regione e le imprese che si occupano di spettacolo, invitare il regista, lo sceneggiatore, gli artisti e la casa di produzione di una serie televisiva conosciuta in tutto il mondo a partecipare a un bando, come se si trattasse di una delle tante società che puntano ad accaparrasi una fetta di fondi regionali? A che cosa li invita, a far parte del calderone di soldi bruciati in iniziative a volte di nessun conto, che so che Lei vuole in tutti i modi scoraggiare? Credo che non manchi modo, in considerazione della specificità intellettuale e culturale dell’iniziativa, per destinare fondi ad hoc alla produzione in loco. Probabilmente basterebbe mutuare le scelte attuate dalla Regione Puglia o da altre Film Commission. Non sta certo a me proporre soluzioni giuridiche o amministrative ai Suoi assessori, ma in qualità di amministratore locale che conosce bene le difficoltà di muoversi lungo i percorsi di trasparenza, credo che risposta più deludente non potesse giungere dalla Regione. La invito pertanto a rivedere i rapporti con la casa di produzione e a recuperare il dialogo. Dal canto mio, mi impegno, pur nelle ristrettezze economiche del mio ente, ad offrire alla produzione un contributo di settantamila euro – pari a quello stanziato per l’iniziativa di maggior prestigio che si svolge a Vittoria, il Vittoria Jazz Festival – per incentivare le riprese televisive della fiction nella mia città, al fine di valorizzarne le bellezze artistiche e quelle naturali. Sono convinto che se gli uffici comunali riescono a trovare una soluzione per destinare, senza bandi e scadenze, queste risorse (di per sé modeste, ma ingenti per un bilancio comunale) a iniziative come questa, la Regione Sicilia, con i suoi attrezzatissimi uffici, possa a maggior ragione individuare una soluzione che eviti di disincentivare la produzione e contribuisca a valorizzare gli Iblei in tutta Europa. Le anticipo infine che è mia intenzione proporre il conferimento della cittadinanza onoraria al regista della serie tv, Alberto Sironi – che ho avuto modo di conoscere personalmente e che so essere profondamente innamorato della nostra terra – per la promozione della città di Vittoria e del suo mare, immortalati nelle riprese di alcuni episodi della fiction.