In riferimento alla denuncia della Cna, che sostiene che Riscossione Sicilia ha già deciso la chiusura delle sedi di Vittoria e Modica dal 15 settembre prossimo, anche se la chiusura effettiva sarà il 31 ottobre, ritengo che appare ancora una volta incomprensibile la volontà di chiudere lo sportello di riscossione dell’ex Serit a Vittoria. A maggior ragione dopo le prese di posizione da parte del mondo imprenditoriale, della Cna e della commissione parlamentare che si è riunita a Palermo alla presenza anche di amministratori locali. Per il comune di Vittoria era presente l’assessore Fiore che ha rivendicato l’inutilità e la non opportunità della chiusura della sede di Vittoria. Se la ragione della chiusura dovesse essere il pagamento dell’affitto dei locali in cui gli uffici sono ospitati, non sarebbe certo difficile reperirne altri con una locazione assolutamente sopportabile da parte di un Ente di riscossione che miete milioni di euro di agii e spende ingentissime risorse in modo a volte ingiustificato, come ha evidenziato l’analisi puntuale della Cna nei giorni scorsi. Soprattutto, però, l’unica ratio che vediamo in tutto questo sembra essere una sperequazione per alcune città e per i loro utenti e un ulteriore disagio da arrecare a chi ha a che fare con l’ente di riscossione. Il Comune ha già detto in svariate sedi e in più occasioni, ultima delle quali la riunione, che credevamo seria, davanti alla commissione parlamentare con i responsabili della società di riscossione, che è possibile reperire altri locali, rispondenti alle esigenze del personale effettivamente in servizio, con risorse insignificanti. Sia però ben chiaro che il comune non si sostituirà mai a questi enti che sono spendaccioni in altre città e avari solo a Vittoria. Sostituirsi nel pagamento dell’affitto, oltreché illegittimo andrebbe contro gli interessi dei vittoriesi. Nonostante il disagio a interloquire con la Serit che non rispetta la Città siamo tuttavia disponibili, proprio e soltanto nell’interesse dei vittoriesi, a mettere a disposizione i locali per il personale sufficiente a garantire il servizio; tali locali potrebbero essere reperiti nell’Ufficio tributi o in altra sede comunale. Però pretendiamo che tutto questo avvenga anche nelle altre città in cui si è palesato tale problema, onde non registrare per l’ennesima volta un trattamento sperequato e orientato a sfavore di chi non ha pesanti ascendenti nei confronti delle potestà decisionali dell’ex Serit. Desidero infine ringraziare l’onorevole Vanessa Ferreri per quanto sta facendo per risolvere la questione e confido che anche gli altri parlamenti facciano sentire alta la loro voce a difesa del territorio che rappresentano a Palermo.