Voglio tornare a fare chiarezza sul divieto di balneazione apposto sulla spiaggia 7 di Scoglitti a causa della presenza di un’alga tossica rilevata grazie ai prelievi effettuati dall’Arpa.
Leggo sui giornali le reazioni di bagnanti e operatori turistici all’apposizione del divieto di balneazione in una zona delle Spiaggette. È ovvio che il divieto si è basato su dati certi forniti dall’Arpa: non conosco altri organismi cui fare riferimento. Trovo importanti anche gli spunti e le domande di alcuni operatori turistici, come il titolare dell’Hotel Oasi, che dimostra di saper coniugare l’interesse privato di albergatore e l’interesse pubblico alla tutela della salute. Ha chiesto perché è stato apposto il divieto di balneazione solo in quella spiaggia. Gli rispondo che quella è la zona indicata con precisione dall’Arpa e individuata grazie all’aerofotogrammetria. L’Arpa ha specificato di avere effettuato anche altri prelievi a campione in altre zone, ma la presenza dell’alga tossica è stata rilevata solo lì. L’assessore Dezio ha sollecitato nuovi prelievi, utili a verificare se si è risolto il problema, se lo stesso permane e se vi sono altri punti di insalubrità lungo la costa. Fino a prova contraria, le altre spiagge al momento sono sicure. È stato chiesto anche perché i controlli sono stati effettuati a ridosso di Ferragosto: rispondo che i controlli dell’Arpa sono periodici, che quello che ha evidenziato la presenza dell’alga tossica è stato effettuato l’11 agosto e che nelle scorse settimane ne erano stati fatti altri, dei quali abbiamo dato notizia. Alcuni bagnanti chiedono se il problema della tossicità sia circoscritto all’acqua o se vi siano rischi anche fuori dal mare: pare che in alto mare non vi siano problemi, perché il rischio sarebbe legato ai bacini con scarso ricambio d’acqua, e che anche la semplice vicinanza all’acqua può causare problemi. Ma gli esperti affermano che la sensibilità varia da persona a persona. Ricordo che l’anno scorso, in una spiaggia di Palermo, si registrarono malori per diverso tempo, e si scoprì che la causa era proprio la presenza di quest’alga. Comunque, le informazioni tecniche sono facilmente reperibili su Internet, dove è pubblicata anche la circolare dell’Arpa su questo argomento. Quanto alle risibili esternazioni di un altro albergatore, che denota di avere a cuore esclusivamente il proprio interesse personale e che si trova in evidente conflitto d’interessi con il ruolo di rappresentante del movimento politico cittadino Patto per Vittoria, spiace constatare che lo stesso soffre di eccessivo personalismo. Nessuno ha mai fatto riferimento al suo stabilimento balneare, e comunque il suo interesse ad affittare qualche sdraio o qualche ombrellone in più non può certo ostacolare la pubblica amministrazione nella sua doverosa attività di informazione, necessaria per evitare pericoli alla salute. Appena ho appreso la notizia, l’ho diffusa immediatamente: nella prima comunicazione ho parlato di zona Spiaggette, e dopo meno di un’ora ho specificato che la zona interessata era quella sottostante la Via Amalfi. Nell’ordinanza a mia firma viene chiaramente indicata la spiaggia numero 7. Proprio in spiaggia, l’assessore Dezio e i volontari della Protezione civile hanno informato i bagnanti sull’esatta individuazione della zona. Resta fermo il fatto che, trattandosi di un’alga, che non ha fondamenta né ancoraggi, sono possibili spostamenti. Per concludere voglio dire che non temo le minacce di un operatore turistico in conflitto d’interessi con il ruolo politico che ricopre: semmai siamo pronti ad adire noi le vie legali nei confronti di chi fornisce false informazioni e denigra l’immagine della città e di Scoglitti, e nei confronti di chi ostacola la conoscenza delle situazioni di pericolo.