Vittoria oggi si è svegliata con un cittadino e con un grande amico in meno. La scomparsa di Don Gelmini ci ha profondamente colpiti perché Don Pierino, cittadino onorario, è sempre stato molto vicino alla nostra Città, dove aveva fondato una delle sue comunità.
Ogni cittadino vittoriese amava e ama don Gelmini ed è incolmabile il vuoto che ha lasciato nei nostri cuori e nelle nostre menti. Un vuoto tanto grande quanto grandi furono la sua umanità, la generosità, la dedizione verso i più deboli, i meno fortunati.Nel 1999, anno della terribile strage di San Basilio, Don Pierino non esitò un istante a venire a Vittoria, ad esserci accanto, insieme ai suoi ragazzi della comunità Gerico, in quel momento di grande smarrimento e dolore. Le sue parole pronunciate in una fredda sera di gennaio davanti alle migliaia di persone che avevano partecipato a una fiaccolata per dire no alla violenza, ci diedero forza e coraggio.
“Non mi sento cittadino onorario, ma cittadino di Vittoria. Per questo vi dico di volare, volate alto nel cielo della vostra città, come i gabbiani della libertà, per gridare che Vittoria è in piedi, che Vittoria è libera”.
Vittoria oggi è in piedi ed è libera e ti dice l’ultimo grazie per quello che hai fatto. Ciao Don Pierino.
Ogni cittadino vittoriese amava e ama don Gelmini ed è incolmabile il vuoto che ha lasciato nei nostri cuori e nelle nostre menti. Un vuoto tanto grande quanto grandi furono la sua umanità, la generosità, la dedizione verso i più deboli, i meno fortunati.Nel 1999, anno della terribile strage di San Basilio, Don Pierino non esitò un istante a venire a Vittoria, ad esserci accanto, insieme ai suoi ragazzi della comunità Gerico, in quel momento di grande smarrimento e dolore. Le sue parole pronunciate in una fredda sera di gennaio davanti alle migliaia di persone che avevano partecipato a una fiaccolata per dire no alla violenza, ci diedero forza e coraggio.
“Non mi sento cittadino onorario, ma cittadino di Vittoria. Per questo vi dico di volare, volate alto nel cielo della vostra città, come i gabbiani della libertà, per gridare che Vittoria è in piedi, che Vittoria è libera”.
Vittoria oggi è in piedi ed è libera e ti dice l’ultimo grazie per quello che hai fatto. Ciao Don Pierino.