Sono dispiaciuto delle dimissioni di Marco Dezio dalla carica di presidente del Consiglio di quartiere di Scoglitti. Oltre ad essere un mio amico, Dezio è anche un amministratore che stimo e dunque mi dispiace che abbia maturato questa decisione. Le sue valutazioni, però, meritano di essere rettificate. I lavori di pulizia del lungomare della Lanterna, infatti, non sono stati avviati su input di un ristoratore che ha lanciato una provocazione: si tratta di un’opera già programmata da tempo, che è partita solo ora per via del ritardo nel rilascio delle necessarie autorizzazioni regionali. Quanto al confronto sul decentramento di Scoglitti, non è vero che Dezio attende ancora di poterne parlare con me: vi sono state diverse occasioni di confronto, ed io stesso, accogliendo una proposta dell’opposizione, e in particolare dell’ex consigliere Nino Nicosia e del consigliere comunale Giovanni Moscato, ho sollecitato un incontro con il Consiglio di quartiere. Ma a questo punto, vista quest’ennesima defezione, mi rendo conto della scarsissima incisività dell’organismo, a prescindere da chi venga presieduto, e dunque ho deciso che perderò meno tempo con i giochetti politici di Scoglitti (le larghe intese e altre amenità, neanche fossero la Camera dei deputati) e mi occuperò personalmente di garantire una maggiore incisività nell’azione amministrativa, affinché i lavori procedano celermente e le mozioni di sfiducia non interferiscano con l’azione amministrativa.