Nella seduta del 2 luglio scorso la Giunta municipale ha approvato (con delibera numero 333) i criteri per l’assegnazione delle borse lavoro. Per la prima volta, viene aperta la possibilità di beneficiare della misura di sostegno anche alle coppie di fatto che possiedano i requisiti previsti dai bandi pubblicati nei giorni scorsi all’Albo pretorio del Comune. L’avvio dell’iter delle borse lavoro è importante non solo perché dà risposte ai temi sociali maggiormente avvertiti quali il sostegno alle famiglie senza reddito e ai soggetti in difficoltà, ma anche perché quest’anno abbiamo introdotto una novità che supera l’inspiegabile impasse che si è registrata in Consiglio comunale in tema di regolamento e istituzione delle unioni civili. Ritengo che la delibera 333 sia un primo esempio di civiltà, modernità, superamento delle ipocrite e retrograde posizioni di chi non vuole offrire pari trattamento a quelle situazioni di difficoltà personale e di convivenza che esistono nella società e rispetto alle quali non possiamo fare come gli struzzi. Questo atto dimostra che nei comuni, molti dei quali hanno già approvato il regolamento (mentre noi siamo costretti a partorire atti singoli) si è più vicini alle esigenze del progresso sociale rispetto a quanto lo sia il Parlamento italiano, e si cercano espedienti che si spera possano tornare utili alla collettività, in assenza di leggi quadro e di assunzioni di responsabilità da parte degli organi competenti. Grazie alla nostra delibera, anche chi convive con un disabile, con una persona a basso reddito o in situazioni di comprovata difficoltà potrà fruire del punteggio previsto, al pari di chi è coniugato.