Commento l’iniziativa degli esponenti di Fratelli d’Italia e del gruppo “Tana dei lupi”, che sabato hanno occupato simbolicamente l’edificio ex Ferrotel di Via Diaz per protestare contro la sua destinazione a centro polifunzionale e di integrazione per i migranti. Gli esponenti della destra possono occupare quello che vogliono. Per loro si tratta di un passatempo, frutto della scarsa conoscenza che hanno di ciò che avviene nel territorio. Affermano che “è impensabile che le istituzioni locali impieghino risorse in progetti di dubbia utilità”, evidentemente ignorando che non è stato l’ente locale ma il governo nazionale a finanziare la ristrutturazione dell’edificio, con la specifica finalità di creare un centro polifunzionale di integrazione per i migranti. Voglio ricordare ai rappresentanti di Fratelli d’Italia che a concedere il finanziamento è stato un governo di cui il loro partito faceva parte. Quanto all’utilità del progetto, è tutt’altro che dubbia, se consideriamo sia l’emergenza dei migranti sia le molteplici attività alle quali la destinazione individuata si presta. Siamo attualmente in contatto con il Ministero dell’Interno e con la Questura per verificare la fattibilità dell’allocazione nell’immobile anche del Commissariato di polizia. Dunque, come si vede, le ricadute positive si avrebbero anche nei confronti degli “Italiani”. In altri periodi la sortita di Fratelli d’Italia e della Tana dei lupi sarebbe stata solo sconclusionata e demagogica, ma in un momento come quello attuale, in cui si sta verificando una catastrofe umanitaria dolorosissima e di vastissime proporzioni, questa uscita ha solo l’amaro sapore del razzismo, e stride con il sentimento della solidarietà che tutti, compresi coloro che si professano “neri e lupi”, dovrebbero nutrire. A noi il merito di avere trovato un finanziamento per scopi umanitari e sociali, che consentirà di risanare l’edificio e di restituirlo fruibile al quartiere. A loro, il compito di piazzare bandierine.