Appello alla città: ripartiamo dal bene comune
Nel giorno del lutto cittadino per la tragica scomparsa della professoressa Giovanna Nobile, rivolgo un appello alla città a risollevarsi e a recuperare un clima di serenità.
Ritengo Vittoria abbia subito in quest’ultimo periodo più torti e più fatti dolorosi di quelli che merita. Questa è evidentemente la città degli eccessi. Nonostante il nostro sia un centro di media grandezza, a volte riscuotiamo successi ed eccellenze che vanno al di là delle nostre potenzialità, e mi riferisco a persone quali Francesco Cafiso, Arturo Di Modica, Luca Marin, Cassandra Raffaele, Rachele Amenta e altri ancora, che in vari campi si sono guadagnati posti di vertice, come se provenissero da grandi metropoli.
Purtroppo, però, anche nelle disgrazie stiamo occupando un posto di rilievo nazionale con fatti dolorosissimi. A poche settimane dal caso Guarascio, che ha scosso profondamente le coscienze, ora subiamo anche la vicenda di Giovanna Nobile, il cui omicidio ci lascia sgomenti ed increduli, anche perché avvenuto in una scuola, un luogo di educazione, di pace, di sviluppo, di istruzione e di cultura dove siamo convinti che i nostri figli siano sempre al sicuro.
Questo però non può e non deve abbatterci; i Vittoriesi abbiamo un comprovato spirito di fierezza e combattività che ci aiuta a risollevarci anche dalle più dure difficoltà.
È vero, i due avvenimenti che si sono succeduti nel giro di poche settimane, sono di quelli che tagliano le gambe, ma dobbiamo riuscire a trovare la forza per risollevarci, perché questa città può ancora dare tanto di positivo alle generazioni attuali e a quelle future.
Dobbiamo recuperare il senso civico, il senso della collettività e del bene comune, il senso dello stringersi l’uno all’altro per aiutarsi nei momenti di difficoltà, come in questo momento si sta facendo con i ragazzi, le famiglie, gli insegnanti, il bidello che ha avuto il coraggio di intervenire per disarmare l’assassino di Giovanna Nobile, e come la Vittoria solidale sta facendo, nel riserbo e con grande dignità, con la famiglia Guarascio.
Abbiamo il dovere di insistere sui principi della solidarietà, della difesa della città, del sostegno a chi ha bisogno.
Vittoria ha le carte in regole per vincere questa sfida, la sfida dello sviluppo democratico della nostra società civile. Possiamo e dobbiamo recuperare il clima di serenità e di prospettive che questa città merita. Lavorando insieme, stando davvero uniti ce la faremo!