Mi meraviglia una Cna con la quale solitamente collaboriamo e che conosce i nostri intendimenti più che positivi e nell’interesse generale, che ogni tanto, come nel caso specifico del Prg, parla per slogan, da opposizione politica, soprattutto quando leggo frasi del tipo: “No all’individualismo sfrenato che lobby d’interessi vogliono perseguire”. Trovo questa una caduta di stile e di rappresentatività della Cna che voglio ancora ritenere sia in buona fede nel tentare di intervenire nel dibattito articolato ed importante come quello che Piano regolatore. Se gli intenti della Cna e le osservazioni sono assolutamente propositive e contribuiscono al dibattito sullo sviluppo del Prg, lo stesso non posso dire, poi, delle conclusioni cui perviene quando parla di insensibilità ed indifferenza dell’Amministrazione all’allargamento del perimetro urbano e fa riferimento a lobby di interessi o all’individualismo, perché debbono sapere che l’Amministrazione Nicosia persegue solo ed esclusivamente interessi generali, ancora più ampi e più generali degli interessi di una singola categoria, o associazione di categoria. Sono assolutamente convinto che la bontà della proposta del Prg, se verrà esaminata senza i paraocchi della critica a tutti i costi, potrà essere e costituire ancora oggi un’occasione di sviluppo della città e soprattutto di miglioramento e di salvaguardia del patrimonio edilizio esistente.
Avevo appunto tenuto un profilo basso sul Prg perché abbiamo dato spazio alla concertazione ed al confronto; ora che siamo in fase di consiglio comunale ritengo sia importante parlarne anche da parte mia in quanto vedo che la Cna, tra le altre cose, sostiene che il sindaco non ha detto cosa vuole fare con il Piano regolatore e che non ha avuto alcun confronto con la Cna. Confronto che, invece, c’è stato, visto che sono state indette diverse riunioni con l’assessore Caruano, ed alcune anche alla mia presenza, nelle quali si è parlato con tutte le associazioni di categoria e si è raccolta la voce un po’ di tutti, quindi anche della Cna.
Tuttavia, se la Cna sente l’esigenza, e ciò mi fa piacere, di un confronto diretto anche con il sottoscritto, l’invito già per sabato pomeriggio ad effettuarlo; sono pronto ad andare io nella loro sede, purché, però, possa interloquire con un’ampia rappresentanza della categoria, unitamente all’assessore all’Urbanistica e capire meglio, da un lato, le ragioni della Cna che per me restano ancora oscure ed incomprensibili, soprattutto quando parlano di lobby d’interessi; in tal caso li invito a denunciare, se hanno qualche sospetto. Viceversa, l’Amministrazione renderà chiaro qual è il progetto di Piano regolatore, che si fonda sulle linee che non può restare immobilizzato e mummificato a quello che abbiamo avuto per trentanni, che mira a superare la logica, ormai superata, dei vincoli e degli espropri, sostituendola con quella della concertazione, con la riqualificazione del Centro storico, che già è in atto ed è in grandissima parte riqualificato, ma che questo non può significare abbandono e non riqualificazione anche e, soprattutto, delle periferie, che vanno completate e non vanno lasciate con sacche di terreni che diventano discariche, senza uno sviluppo e una qualificazione che li coinvolga in pieno; oltre al turismo ed alla qualificazione sulla costa di Scoglitti.
Questo si parametra non soltanto con i dati delle nascite, come vorrebbe asetticamente i teorici dei numeri nei piani regolatori ma anche con lo sviluppo turistico, sociale, economico che ci sarà con l’aeroporto di Comiso, con le dinamiche di sviluppo attuali su cui noi vogliamo invitare semmai, la Cna e le altre associazioni di categoria a scommettere piuttosto che a portare avanti battaglie di retroguardia culturale.
Questo si parametra non soltanto con i dati delle nascite, come vorrebbe asetticamente i teorici dei numeri nei piani regolatori ma anche con lo sviluppo turistico, sociale, economico che ci sarà con l’aeroporto di Comiso, con le dinamiche di sviluppo attuali su cui noi vogliamo invitare semmai, la Cna e le altre associazioni di categoria a scommettere piuttosto che a portare avanti battaglie di retroguardia culturale.