In merito al sit-in che si è svolto ieri mattina davanti ad un’azienda agricola venduta all’asta, confermo il sostegno politico e l’interesse, in qualità di sindaco, per una soluzione diversa rispetto all’attuale impianto normativo, che non protegge le aziende in difficoltà dallo strapotere delle banche e degli enti impositori, e annuncio che l’amministrazione comunale, che com’è noto ha presentato un disegno di legge sul tema, chiederà al nuovo governo di farsi carico, con lo stesso piglio decisionista che sta mostrando verso altre questioni, della tutela delle situazioni di debolezza del sistema creditizio. Condivido l’assunto che la questione non riguarda la sussistenza del credito ma le modalità e le procedure. Al sit-in non ero presente non solo perché non ero stato invitato, ma anche perché, come legale e come rappresentante delle istituzioni, so perfettamente che non si può intercettare una procedura avviata dall’ufficiale giudiziario. Detto questo, sono contento che la mobilitazione dell’associazionismo stia producendo l’effetto di non portare ad esecuzione atti che in seguito potrebbero rivelarsi viziati o rivedibili grazie agli auspicati interventi legislativi.