In merito alla strumentale critica montata dai consiglieri comunali Andrea La Rosa e Giovanni Moscato, sulla presunta soppressione dell’ufficio del giudice di pace a Vittoria, ci siamo riservati non solo di leggere il decreto di cui parlano, ma di interloquire con il Ministero. Come avevamo anticipato sia nel comizio di domenica, sia nelle dichiarazioni rilasciate a qualche giornalista, il caso non esiste, poiché si tratta di un decreto di riordino, per le competenze attribuite ai vari luoghi e capoluoghi dove risiede il giudice di pace. La procedura avviata dal comune di Vittoria è in corso ed è all’esame del Ministero, anzi da un’interlocuzione avuta con lo stesso Ministero, sia nei mesi precedenti, che oggi, abbiamo conferma che tale procedura ha tutti i crismi per essere attenzionata e, con molta probabilità, accolta, entro il mese di marzo o i primi giorni di aprile, quando si metterà mano al provvedimento di autorizzazione a quei comuni che hanno richiesto di assumere a proprie spese gli uffici del giudice di pace. Confidiamo, dunque, che la nostra istanza possa essere accolta senza alcun problema.
Mutuando le ingenerose parole di La Rosa e del resto dell’opposizione, possiamo dire, dunque, che la pochezza, la negligenza e l’incompetenza appartengono tutte a quell’opposizione che solleva polveroni, senza conoscere o peggio senza saper leggere norme e provvedimenti; ed entrando essi stessi in contraddizione tra loro, come emerge dai resoconti stampa che si sono occupati di tale vicenda.