Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato ieri il bando “Zfu Sicilia” concernente le esenzioni fiscali e contributive per sostenere le micro e piccole impreselocalizzate nelle Zone Franche Urbane della Regione Siciliana. Le risorse messe a disposizione per l’isola ammontano a complessivi € 182.000.000,00. Per la Zfu del comune di Vittoria è stata stanziata la somma di € 9.363.417,91.
Le istanze di agevolazione potranno essere compilate e presentate dalle ore 12 del 5 marzo 2014 alle ore 12 del 23 maggio 2014 esclusivamente tramite la procedura telematica accessibile nella sezione “Zfu Convergenza e Carbonia Iglesias” del sito del Ministero dello Sviluppo economico. Qualsiasi richiesta di chiarimento potrà essere effettuata tramite e-mail all’indirizzo: info.zfu@mise.gov.it. A tutte le richieste di chiarimenti, la Direzione Generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali/Divisione XI darà risposta cumulativa con lista di FAQ che verrà pubblicata nella sezione “ZFU Convergenza e Carbonia Iglesias”. Ulteriori informazioni potranno essere reperite sul sito istituzionale del comune di Vittoria (www.comunevittoria.gov.it) alla sezione Direzione Sviluppo Economico.
L’amministrazione comunale e la città centrano un altro importante obiettivo. Dopo anni di colpevole ritardo dei vari governi che si sono succeduti, è stato finalmente pubblicato il bando di cui Vittoria è a pieno titolo protagonista. La Zona franca urbana può tradursi in un aiuto serio e concreto alle nostre imprese, e grazie agli sgravi fiscali può rappresentare la risposta alle richieste, mai evase in passato, di sostegno alle piccole e medie imprese locali. Sono contento di essere il sindaco che ha traghettato la città verso questo importante risultato, e invito tutti – forze politiche, imprese, professionisti e associazioni di categoria – a fare fronte comune per non sprecare questa occasione, il cui unico neo è la mancata estensione alle imprese agricole. Peccato che, assieme agli sgravi fiscali, non giunga anche la moratoria per i debiti, in modo da fermare le procedure esecutive e dare un’ulteriore boccata d’ossigeno all’imprenditoria.