Replico alle opposizioni a proposito dello schema di massima del Piano regolatore generale.
Dalle dichiarazioni rilasciate dei rappresentanti delle opposizioni deduco che gli stessi non sono interessati allo sviluppo urbanistico della città, ma solo a fare fronte comune, in alcuni casi senza alcuna motivazione attinente allo strumento urbanistico, e a mostrare un inspiegabile accanimento che serve solo a misurare la loro forza su temi nevralgici per la città. Avere bocciato un emendamento che mirava a recuperare le osservazioni e le proposte formulate da una parte dell’opposizione – quella che ha inteso spendere le proprie valutazioni sul Piano, differenziandosi rispetto alla parte ostruzionistica – costituisce l’esatto contrario di quel dialogo che a parole l’opposizione reclama ma che nei fatti tradisce senza esitazioni. Resto convinto che Vittoria abbia bisogno di un Prg nuovo che sappia cogliere le occasioni di sviluppo turistico offerte dall’aeroporto di Comiso e i vantaggi in termini economico-produttivi della Zona franca urbana e dell’autoporto e che agli imprenditori e agli artigiani si debba dare la possibilità di combattere la crisi con uno strumento più adeguato e moderno. Per questo continuerò a difendere e a perorare le ragioni di una città che vuole crescere, piuttosto che sottostare alle posizioni di chi vuole mantenere la logica dei vincoli urbanistici, dei lotti interclusi, delle zone costiere non utilizzabili a fini turistici, delle macchie di leopardo che finiscono per favorire le sperequazioni. Tuttavia, registrando le voci di dissenso motivato che provengono da una parte dell’opposizione, ci faremo carico di effettuare piccole ma sensibili modifiche allo schema di massima, senza snaturarne la vocazione allo sviluppo turistico e produttivo e il superamento dei vincoli. Metteremo l’opposizione di fronte ad una scelta: proporre alternative valide, cosa che finora non ha fatto, o rendere evidente a tutti che preferisce mantenere lo stato attuale piuttosto che dare prospettive di fiducia e di sviluppo alla città. L’amministrazione, contrariamente a quanto afferma qualcuno, sul Prg ha sempre cercato il confronto con le opposizioni: lo prova il fatto che avremmo potuto approvare lo schema di massima due mesi fa in Consiglio comunale, ma abbiamo preferito rinviare per coinvolgere anche quei consiglieri di opposizione che erano assenti, in modo da raggiungere una sintesi quanto più condivisa possibile. Quanto ala compattezza vantata dalle opposizioni, non mi pare di poterla cogliere: io continuo a vedere un’opposizione diversificata tra chi è costruttivo e chi aprioristicamente denigra l’avversario e vandalizza gli atti amministrativi. E continuo a vedere differenze sostanziali nella soluzione dei problemi tra destra e sinistra; c’è chi vuole offrire il proprio contributo alla crescita della città e chi è addirittura incompatibile con la carica di consigliere e usurpa quel ruolo in aula. Ma se si ritengono comunque un’unica cosa è un problema di identità che riguarda loro, non certo me.