Ancora tredici immigrati morti sulle nostre spiagge, per una brutalità e una cattiveria che lasciano senza parole. Solo una settimana fa a Scoglitti abbiamo ricordato le vittime dello sbarco di tunisini sulle spiagge di Baia Dorica avvenuto il 22 settembre del 2002. E in queste ore altri morti, altri disperati che hanno perso la vita su una spiaggia iblea, ad un passo dal sogno di libertà e di una vita migliore. Sono vicino al dolore di quelle comunità, al sindaco di Scicli che giustamente ha proclamato il lutto cittadino; ma dopo il dolore e il lutto e le belle parole dei vertici dello Stato, occorre finalmente che l’Europa affronti quella che è ormai una emergenza umanitaria a tutti gli effetti. Una emergenza umanitaria che appartiene a tutti e non solo all’Italia, o peggio ancora alla Sicilia. I sindaci anche in questo siamo in prima linea e non bastano più le parole di profonda emozione e commozione, occorrono fatti concreti e risolutivi, perché sono esseri umani quelli che muoiono ogni giorno sulle nostre spiagge.