L’orgoglio di essere vittoriesi
Cara concittadina, caro concittadino,
con la presente entro nella tua casa in punta di piedi. Con la stessa semplicità che ha caratterizzato i cinque anni dell’amministrazione che ho guidato.
Affido alla tua attenzione poche ma serie riflessioni.
Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, con entusiasmo, a questa campagna elettorale. In modo particolare coloro che, scegliendomi, hanno scommesso sul cambiamento e sul rinnovamento della politica a Vittoria.
Come hai avuto modo di constatare, la mia è una politica serena, non urlata, all’insegna del dialogo, intessuta di fatti e, soprattutto, di coerenza. In questi anni ho cercato, con passione e con umiltà, di rappresentare le tue istanze. Con te condivido l’orgoglio di essere vittoriese. La mia amministrazione ha profuso il proprio impegno cercando di esaltare gli aspetti positivi del nostro carattere: la dedizione al lavoro, lo spirito di sacrificio, l’intelligenza dei nostri produttori, la generosità, il talento di tanti giovani, la vivacità culturale, il saper fare.
La battaglia in difesa dell’acqua pubblica, i regolamenti antipizzo e sulla trasparenza, la difesa dei produttori agricoli, la storica stabilizzazione dei lavoratori precari del Comune, la realizzazione di importanti opere pubbliche, i momenti di grande aggregazione giovanile e il rilancio del centro storico, costituiscono tappe importanti del processo di rinnovamento del nostro territorio. Ho fatto in modo che la Città non fosse ricordata sulla stampa, sui media e sulla tv per gli insulti, gli improperi, le volgarità, tutti elementi che nel passato hanno messo in cattiva luce quanto di buono produce la nostra gente con sacrificio e sudore.
Mi rivolgo, pertanto, a tutti, donne e giovani, lavoratori, disoccupati e pensionati, imprenditori e intellettuali, per aiutarmi a continuare il mio sincero impegno.
Molte cose sono state fatte, molti progetti sono in cantiere. Il Mercato Ortofrutticolo, la Serricoltura, Scoglitti, il Piano Regolatore, il Commercio, la Fiera Emaia, l’Amiu, i Servizi Sociali, la Sanità, la Scuola, sono temi che, in questi anni, sono stati affrontati, ma che nei prossimi mesi dovranno essere ripensati attraverso il coinvolgimento di tutti, per farne il fulcro del futuro sviluppo di Vittoria. Facciamo in modo che i giovani trovino il lavoro nella loro Città, le donne l’occasione per la completa emancipazione, gli anziani la possibilità di sentirsi ancora utili e protagonisti.
Il primo risultato elettorale ci consegna una Città che vuole continuare sulla strada del rinnovamento, che vuole stare nel mondo che cambia, grazie al contributo del meglio della nostra tradizione, di tutta l’intelligenza e la capacità delle nostre donne e dei nostri uomini.
In un momento in cui, in Italia, avanza una nuova voglia di pulizia e di onestà dell’azione amministrativa, che ha visto i candidati del centrosinistra di tante città vincere clamorosamente sulla destra del Pdl e di Forza del sud e sulla degenerazione
della cosa pubblica, altri, a Vittoria, presi dalla frenesia del potere, si accingono a stipulare patti innaturali che contraddicono il loro percorso umano e politico. Non dobbiamo consentire a Incardona, che ha dimostrato di essere inconcludente e incoerente, d’interrompere il nostro lavoro.
L’aria nuova che si respira nel Paese ci invoglia, ancora di più, il 12 e 13 giugno prossimi, ad essere protagonisti di un successo per raggiungere gli obiettivi che m’impegneranno nei prossimi cinque anni e che sono gli stessi punti della battaglia referendaria.
Chiedo il tuo voto e il tuo sostegno per l’abrogazione della legge per l’acqua privata a difesa dell’acqua pubblica; l’abrogazione della legge che prevede il nucleare in provincia di Ragusa voluto dal Pdl e da Forza del sud dell’On. Incardona; l’abrogazione della legge sul legittimo impedimento, che ha consentito ai politici della destra di salvarsi dai processi che li vedono imputati di molti reati. Perché noi politici quando commettiamo reati dobbiamo essere i primi ad essere processati.
Chiedo il voto e il sostegno, perché dico sì al marchio per il pomodoro di Vittoria, al rilancio del Mercato di Vittoria, e alla difesa dello stesso dal Maas di Catania; al rilancio economico della Città per creare posti di lavoro per i nostri giovani e per i nostri disoccupati; al rilancio turistico di Scoglitti, con il catamarano per Malta, con il porto e con il nuovo depuratore; alla raccolta differenziata; alla prosecuzione della politica di rilancio della opere pubbliche; alla difesa dei nostri commercianti, artigiani e agricoltori, con l’attuazione dei centri commerciali naturali e della zona franca.
Per i prossimi anni, m’impegno, a ricercare, ancor di più, la collaborazione di tutte le forze sane, dei movimenti, delle associazioni di categoria, delle istanze civili che possono, con proposte nuove, contribuire a rendere la nostra Città più bella, più solidale, più prospera.
Agli inciuci, agli accordi truffaldini che rinnegano la storia progressista di Vittoria, ho preferito promuovere una grande coalizione formata da movimenti e partiti democratici, di cui fanno parte Sinistra Unita con Vendola, l’Udc e tante sane espressioni della società civile vittoriese, per coniugare la migliore tradizione delle battaglie democratiche di sinistra con l’innovazione. Ed è proprio con la Città di Vittoria che voglio l’apparentamento. Perché desidero essere il sindaco di tutti i cittadini, per dare serenità, stabilità, trasparenza, legalità e partecipazione.
Il 12 e 13 giugno prossimi, come i cittadini di Torino, Bologna, Milano e Napoli, scegli di vincere con me una battaglia di progresso e di civiltà, aiutami a costruire un nuovo rinascimento civile, governeremo insieme.
Ti abbraccio con affetto,
Giuseppe Nicosia.