Sit-in di “Sorgi Vittoria”: mai interlocuzione politica con chi porta certa gente davanti al Comune

Replico a quanto dichiarato da Cesare Campailla e Pippo Lauria, esponenti del movimento “Sorgi Vittoria”.  Non si cambino i termini della questione e non si meni il can per l’aia. Nessuno ha detto che i dirigenti, nelle persone di Campailla o Lauria, siano dei mafiosi; né mi interessa chi partecipa ai loro comizi, in realtà una sparuta pattuglia, dal numero così esiguo da far capire che non hanno alcun seguito in città e sono irrilevanti come presenza politica. Io denunzio espressamente e lo ribadisco, e l’ho fatto anche in Prefettura, indirizzando una nota sia a quest’ultima, che alla Questura, laddove, invece, non mi stupisce che non querelino loro, perché non hanno nulla da querelare. Denunzio che nel sit-in condotto dinanzi al Comune hanno portato con cartelli e con presenze intimidatorie esponenti della criminalità organizzata, le cui generalità sono state trasmesse alle autorità competenti. Questa non è politica, ma la vergogna della politica. Non si possono, infatti, qualificare come soggetti politici quanti si accompagnano, e portano dinanzi alle porte del Comune, al fine di intimidire, gente che, come ha ben detto lo stesso Campailla, non fa parte della mafia; ma della stidda. Non ci sarà mai interlocuzione politica con chi porta certa gente; ci saranno solo polizia e carabinieri, chiamati da noi. 
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