Risposta ai Giovani Comunisti sulla nomina di Garofalo alla Vittoria Mercati

In merito alla nomina di Salvatore Garofalo alla presidenza della Vittoria Mercati srl, mi chiedo perché i Giovani Comunisti ritengano piccata ogni mia risposta. Decidere di rispondere ad una sollecitazione o a una critica dimostra che si ritiene la censura degna di riscontro. Perciò ai Giovani Comunisti dico questo: bisognerebbe, piuttosto, calibrare meglio a priori il tenore della critica, piuttosto che lamentarsi poi della replica. Espressioni quali “pratica spartitoria” e “Manuale Cencelli” appaiono del tutto fuori luogo, e dunque vanno respinte. Come ho già avuto modo di dire, la principale maniera di affrontare e risolvere i problemi è quello di predisporre programmi e di individuare gli uomini che dovranno attuarli. E questo è stato fatto; il metodo adoperato è stato quello dell’assunzione di responsabilità da parte delle forze di maggioranza, cosa che rientra fra i doveri di chi vince le elezioni. Non vi è stata alcuna spartizione, e non vi è stata né vi è alcuna bramosia di poltrone, tant’è che le nomine sono state effettuate solo ora.
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