Sequestro di cave e mezzi nel cantiere dell’autoporto: si faccia presto chiarezza

Apprendo la notizia del sequestro di due cave di ghiaia e sabbia e di tre mezzi per la movimentazione dei terreni nel cantiere dell’autoporto di Contrada Crivello e confido che si faccia presto chiarezza, in maniera da capire se vi sono iniziative da intraprendere da parte della Giunta municipale o del rup o se, invece, quelle finite sotto sequestro sono attività marginali che non inficiano i lavori. Su un’opera tanto importante pretendo i riflettori sempre accesi. L’autoporto dev’essere completato nel migliore dei modi, nel rispetto dei tempi prefissati e nei modi di legge. Ho già chiesto al rup, che è anche il dirigente del settore Lavori pubblici, di acquisire tutte le informazioni utili sia dalla ditta appaltatrice che dalla Prefettura di Ragusa, allo scopo di valutare l’adozione degli eventuali provvedimenti consequenziali.
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