Diffido il commissario liquidatore della piscina Terranova a revocare il bando di vendita di un bene comunale

Ho inviato all’assessore regionale alle Attività produttive, servizio vigilanza cooperative, Linda Vancheri, al commissario liquidatore della cooperativa “Nannino Terranova”, Maria Bellia, e, per conoscenza, al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, una nota riguardante la “Piscina comunale – cooperativa in liquidazione Nannino Terranova con sede in Vittoria”.
Questo il testo della lettera: 
“Si informano le SS.LL.  che venerdì 18 gennaio 2013 è stato effettuato un sopralluogo presso la piscina Terranova da parte di agenti della polizia municipale, allertati da cittadini per questioni attinenti la sicurezza dell’immobile e l’accessibilità da parte di estranei e che, constatata la presenza del liquidatore in loco, ho partecipato personalmente, unitamente agli agenti di Pm e a personale del Settore Lavori pubblici di questo Comune. Le condizioni di depauperamento che già si paventavano nella nota del 14 gennaio 2013 sono immediatamente apparse ben più gravi di quanto si presumeva. La relazione che qui si allega evidenzia danni notevolissimi alla struttura; oltre al tetto sfondato, sono stati riscontrati gravi danneggiamenti agli infissi, alle opere impiantistiche e alle stesse recinzioni; danni derivanti da assenza di custodia, omessa manutenzione, atti di vandalismo e trafugamento di tutte le attrezzature e suppellettili. L’assunzione di custodia, le recinzioni divelte, i fili dell’impianto elettrico non protetti e i cancelli pericolanti fanno emergere, oltre alla semi distruzione della struttura, un evidente pericolo per la pubblica e privata incolumità, nonché problemi di sicurezza e, pertanto, ho disposto ai competenti uffici di questo Comune di emettere le relative ordinanze per la messa in sicurezza della struttura. Pertanto, data la gravissima situazione in cui la gestione liquidataria ha fatto precipitare la struttura stessa, non assicurando manutenzione ordinaria, né straordinaria, né, tanto meno, la custodia del bene, appare evidente che la disponibilità del comune di Vittoria all’immediato utilizzo e presa in consegna dei locali della piscina è subordinata agli interventi di messa in sicurezza della struttura e ad un progetto di recupero del bene che deve essere riportato alle condizioni in cui questa liquidazione lo ha assunto in gestione. A questo punto l’intervento della Regione diventa sempre più urgente, onde evitare l’aggravarsi dei danni alla proprietà del Comune. Si ricorda, infatti, che ai sensi dell’articolo 3 della convenzione, con l’avvenuto scioglimento della cooperativa la proprietà dei manufatti ritorna al Comune, ma la gestione liquidataria ha danneggiato in misura gravissima la struttura che, seppure vetusta e bisognevole di manutenzione, fino al febbraio 2012 era tuttavia funzionante e avrebbe avuto anche un valore residuo, come – tra l’altro – avevamo offerto. Oggi si presenta con un danno stimato in oltre un milione di euro, come valutato nella relazione allegata alla presente, e – soprattutto – pericoloso per la collettività. Appare evidente, quindi, non solo il danno arrecato ai creditori della cooperativa, non accettando – il liquidatore – la prima offerta avanzata dal comune di Vittoria, ma oggi un ulteriore danno a questo Comune, con la progressiva distruzione di un bene che già da tempo avrebbe dovuto essere trasferito nella disponibilità dell’Ente. In merito, poi, alla vendita dei beni di proprietà della Cooperativa, cui si fa cenno nella nota di Codesto Onorevole Assessorato, si evidenzia come la procedura sia viziata e illegittima, atteso che nel relativo bando non si comprende come si possa mettere in vendita un bene di proprietà del Comune e che nel relativo bando, anche a voler ritenere sussistente il diritto di proprietà della cooperativa, non si è fatto alcun riferimento al fatto che oggetto del bando sia non la piena proprietà della piscina, ma il diritto di superficie per i restanti residui della convenzione. Pertanto, si chiede all’Assessorato Regionale e al commissario liquidatore un immediato intervento volto anzitutto a rimettere in sicurezza l’edificio; in secondo luogo finalizzato al recupero dello stesso e alla restituzione alla sua funzionalità e alle sue condizioni di fruibilità persistenti prima della dannosa gestione commissariale, nonché al risarcimento di tutti i danni arrecati all’Ente Comune dalla suddetta gestione. Si invita e diffida altresì il commissario liquidatore alla revoca immediata di qualunque bando tendente a dismettere beni di proprietà del comune di Vittoria”.

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