Commento la presa di posizione del presidente dell’associazione concessionari ortofrutticoli, Filippo Giombarresi, in merito alla proposta di regolamento del Mercato. Senza alcun intento polemico, mi preme ribadire quanto avevo chiarito nel corso della conferenza stampa di presentazione della proposta di regolamento, e cioè che quella elaborata dalla Direzione Mercato e avallata dalla Giunta municipale non è una proposta chiusa, né un deliberato definitivo, e che non vi si è arrivati in assenza di concertazione: tutt’altro. Come lo stesso Giombarresi ha ricordato, da anni si confrontano idee, bozze, segnalazioni; a continuare così, che chi si sveglia una mattina, o chi esce dall’amministrazione presenta una propria proposta, potevamo andare avanti ancora per anni senza mai giungere ad una conclusione. Ho ritenuto, nell’esclusivo interesse di tutti gli operatori della filiera del Mercato, in primis i produttori e i commissionari, di dover mettere un punto fermo con l’unica proposta che ha la legittimazione e la forza per affrontare l’esame del Consiglio comunale: quella della Direzione Mercato. Auspico che, trattandosi di una proposta tecnica di adeguamento normativo e regolamentare, da qui all’esame del Consiglio si possano produrre osservazioni, indicazioni e suggerimenti che possano eventualmente tradursi in emendamenti nel corso del dibattito in aula. L’iter sarà concluso solo con il voto consiliare. Ma ad una conclusione si deve giungere, e per questo ho impresso una forte accelerazione, che è stata apprezzata nel corso della recente visita in città della Commissione parlamentare Antimafia. Al fine di agevolare il dibattito e la partecipazione , mi farò carico di fissare, non oltre la prossima settimana, una prima conferenza con la commissione di Mercato, con le associazioni di categoria e con i rappresentanti consiliari, per accogliere suggerimenti attorno alla proposta amministrativa. Auspico che tale proposta possa arricchirsi del contributo di tutti e che possa poi essere avallata o emendata in senso migliorativo in Consiglio comunale. Detto questo, sia chiaro che nessuno attribuisce un potere salvifico al regolamento del Mercato, ma è chiaro che ognuno deve fare la propria parte e che un regolamento datato 1971 va necessariamente rinnovato.