Non attribuibile al Comune un’eventuale debacle del Vittoria Calcio

DSCF3389Ho letto che si vorrebbe giustificare la difficile situazione nella quale versa il principale sodalizio calcistico vittoriese, con l’assenza sia del Comune, che della politica. Meno male che la politica è assente da queste cose perché non vedo come possa e debba condizionare lo sport; l’Amministrazione comunale, invece, come istituzione è stata sempre presente e continuerà ad esserlo qualora ci sarà una società seria a gestire in maniera efficace, efficiente e, soprattutto, manageriale un campionato che necessita proprio di queste precondizioni e che se verificherà che la società resiste e fa un campionato dignitoso sarà sicuramente premiata con il contributo comunale; viceversa, i soldi pubblici non possono sostituirsi all’imprenditoria privata o agli sponsor, né tanto meno a un assetto gestionale che deve sempre pianificare con anticipo e con cautela le proprie stagioni. Io debbo riconoscere il merito a questi dirigenti di avere fino ad oggi con minimi contributi e con grandi sacrifici di aver portato avanti il calcio in questa ultimissima fase. Ma un Comune, per prestare fiducia e dare soldi pubblici a sostegno dello sport, deve vedere solidità e, soprattutto, mantenimento delle attuali categorie. Non c’è dubbio che, se non fossimo a fine anno, e, quindi, con i bilanci chiusi e le tesorerie chiuse, qualche intervento o contributo straordinario potremmo anche pensarlo. Se ne parlerà a fine gennaio, quando riaprirà la tesoreria o con il nuovo Bilancio; ma solo se il Vittoria Calcio darà prospettive di resistenza e, quanto meno, di permanenza.

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